Controesodo

Controesodo nasce da un sogno comune, il sogno di tornare dopo essere partiti. Nasce dalla certezza di un giovane deputato campano, Guglielmo Vaccaro, e di un gruppo che condivide quel sogno. Nasce dall’amore per la propria terra, che molti di noi hanno portato nel cuore andando via, e che adesso, una volta ritornati, vorrebbero curare, accompagnare, far crescere.

I numeri dell’emigrazione italiana ci dicono che è in corso un vero e proprio esodo. Questa nuova emigrazione riguarda tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno. Il 44% dei nuovi emigranti proviene dal centro-nord, il restante 56% da sud e isole. È un fenomeno che – dinamiche di crescita a parte – ha poco a che vedere con l’emigrazione storica, quella delle valigie di cartone e delle code ad Ellis Island.

Oggi ad andarsene sono soprattutto le persone con un alto grado di scolarizzazione, quelli con grandi motivazioni e capacità; quelli che vanno all’estero studiando, avendo successo e talvolta diventando protagonisti nei rispettivi campi d’attività. Tutti talenti dispersi.

Invece, oggi, più che mai, il nostro Paese deve poter mobilitare i suoi talenti. Perché la crisi che stiamo attraversando è profonda e strutturale e per uscirne bisogna impegnare tutte le energie, adottando politiche che favoriscano il controesodo dei nostri talenti impegnati in Europa e nel mondo.

Con “Controesodo” vogliamo alimentare un dibattito politico-culturale utile a definire un quadro normativo capace di trasformare il vincolo in opportunità. Siamo convinti che impegnare nel nostro Paese chi ha acquisito competenze e conoscenze possa essere decisivo. Proponiamo una politica che consenta all’Italia di trasformarsi, recuperando gran parte dei talenti perduti.

Per realizzare questa opportunità dobbiamo offrire strumenti concreti che rendano vantaqggioso il rientro in Italia. Ecco perché “Controesodo”. Ecco perché un progetto che, a cominciare dalla presentazione di una proposta di legge aperta, vuole incontrare i talenti, ascoltare le loro ragioni, costruire con loro un percorso inverso a quello che li ha portati via dall’Italia.

La prima proposta di legge prevede incentivi fiscali per i giovani che vogliono re-investire i propri talenti nelle terre di orgine. Il progetto viaggia su un doppio binario direzionale:

  • le “migrazioni” ESTERNE dei talenti ITALIA-ESTERO;
  • le “migrazioni” INTERNE dei talenti SUD-NORD.

e su un doppio binario spaziale:

  • proposte ed elaborazioni legislative a carattere NAZIONALE;
  • proposte ed elaborazioni legislative a carattere REGIONALE.

Città dopo città, persona dopo persona, presenteremo la proposta di legge ai nostri connazionali all’estero e ai giovani del sud sparsi per il nord Italia. Partiremo dai grandi Paesi europei, per toccare le città tradizionalmente meta dell’emigrazione italiana. Incontreremo comunità regionali, professionisti, associazioni di categoria, studenti. Ascolteremo proposte, storie, realtà.

Partecipazione, ascolto, condivisione. Noi ci mettiamo una proposta di legge aperta, un tour, un blog aperto al contributo di tutti e tanta convinzione. Agli italiani emigrati, e a chiunque sia interessato a partecipare, chiediamo di intervenire, di raccontare la propria storia personale, di proporre spunti e suggerimenti. Vogliamo scrivere insieme un vero e proprio diario di viaggio. Un viaggio che speriamo e vogliamo sia, prima di tutto, “un viaggio di ritorno”.

“Controesodo” diventerà così un laboratorio per sperimentare un nuovo metodo di fare politica: partire sempre dai dati, dai numeri, dalle analisi autorevoli di un fenomeno, individuare possibili problemi e poi sottoporli all’attenzione dei cittadini, discutendoli sui territori, nei circoli locali, in rete. Per scrivere insieme risposte. Per condividere l’impegno e la responsabilità di costruire il futuro di questo Paese.

Sul sito www.controesodo.it trovi la bozza della prima proposta di legge: chiunque può commentarla ed emendarla.

Partecipa!