2. Far ripartire il motore del futuro: le politiche per le giovani generazioni

Incentivare le politiche della conoscenza, dalla scuola, all’università e alla ricerca scientifica è il vero motore dello sviluppo e rappresenta il fattore indispensabile per rafforzare il futuro delle giovani generazioni sarde e far crescere le nostre imprese. Interventi che hanno costituito il fulcro della nostra azione, tanto che la Sardegna ha compiuto il salto di qualità più alto d’Europa negli investimenti per la strategia di Lisbona per il 2010, passando dall’11% del 2000-2006 al 70% del 2007-2013 per quanto riguarda innovazione e conoscenza.

Le nuove generazioni devono essere messe nelle condizioni di liberare le proprie energie. Di costruire percorsi di vita e professionali adeguati al merito e ai talenti di ciascuno. Dobbiamo sconfiggere la sindrome del declino, per cui i giovani sanno che vivranno peggio dei propri genitori. Oggi l’Italia è uno dei paesi più iniqui al mondo, perché somma grandi divari nella distribuzione della ricchezza a una scarsissima mobilità sociale. In questi anni abbiamo investito per costruire una società più equa e dinamica abbiamo: con interventi per tutelare le giovani coppie e i giovani lavoratori, con una speciale attenzione alla condizione delle donne, per disegnare una società sarda più equa e più dinamica.

La conoscenza: far valere il merito ed essere liberi

Scuola. Con 33 milioni sono stati finanziati laboratori nelle 426 autonomie scolastiche della regione per rafforzare le competenze nelle aree linguistica, logica, matematica, che vedevano la Sardegna agli ultimi posti in Italia. E’ questa la base per ridare ai ragazzi sardi le armi per essere liberi, indipendenti, per valorizzare il loro talento.

Borse di studio, assegni e testi in comodato d’uso. Ampio sostegno al reddito degli studenti meritevoli delle scuole secondarie di primo e secondo grado, attraverso l’erogazione di borse di studio, la partecipazione alle spese per l’istruzione e la fornitura di libri di testo in comodato d’uso per gli alunni delle scuole secondarie superiori.

Master and Back. 53 milioni di euro stanziati e 3000 giovani sardi che hanno potuto completare il proprio percorso di alta formazione presso le più importanti università europee.

Assegni di merito. Con uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2008 e 15 milioni per ciascuna delle annualità 2009-2011, per la prima volta sono state previste borse di studio fino a 500 euro mensili assegnate esclusivamente sulla base del merito (diplomati con almeno 80/100 e che si iscrivono all’Università e a favore dei ragazzi già iscritti all’Università che hanno la media del 27 e sono in regola con i crediti).

Ricerca scientifica e innovazione tecnologica. La legge sulla ricerca favorisce la creazione di un sistema della ricerca in grado di accompagnare concretamente la crescita del sistema economico regionale nei settori innovativi ad elevato contenuto di conoscenza.
Con la nuova legge i progetti di ricerca di giovani ricercatori sardi possono essere finanziati con una borsa biennale di importo pari a 30.000 euro all’anno, mentre per la ricerca di base sono previsti finanziamenti per oltre 6 milioni di euro.

Liberi di costruire la propria vita: il diritto al lavoro e alla casa, gli interventi per la famiglia

Sostegno al lavoro. Le politiche regionali hanno accompagnato il processo di creazione e mantenimento dei posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è diminuito passando dal 13,6% nel 2004 all’11,3% nel 2008 nello stesso periodo. Gli ultimi dati inoltre evidenziano un’importante crescita nell’occupazione. Il numero degli occupati è pari a 633 mila unità, su base trimestrale si sono registrati 25mila nuovi occupati.
Politiche attive del lavoro: sono stati attivati interventi per la creazione di circa 11 mila posti di lavoro, di cui l’85% a tempo indeterminato, agevolando l’assunzione di inoccupati e disoccupati, soggetti a rischio di marginalità sociale, appartenenti a categorie protette e svantaggiate e ultraquarantacinquenni.

Lavoro femminile. In Sardegna il tasso di occupazione femminile è aumentato in modo rilevante, passando solo nell’ultimo anno dal 39% al 42,2%. Un risultato incoraggiante raggiunto affiancando agli interventi diretti di promozione del lavoro e dell’imprenditoria femminile quelli di assistenza alle famiglie e alle persone non autosufficienti, a tutela anche delle donne che di queste situazioni devono spesso farsi carico.

Piano regionale per la casa. Un articolato e sostanzioso sistema di contributi per garantire a tutti i sardi il diritto alla prima casa. 10 milioni di euro per i contributi all’affitto della prima casa per 6300 famiglie. 25 milioni di euro per i buoni a fondo perduto per l’acquisto del prima casa a giovani coppie e famiglie in difficoltà. 100 milioni di euro per garantire 8500 mutui a tasso zero e ridotto per le giovani coppie. 216 milioni di euro per costruire e ristrutturare alloggi di edilizia pubblica.

Famiglia. 6 milioni di euro stanziati per sostenere le famiglie numerose con 4 o più figli. La Regione eroga contributi fino a 4 mila euro per sostenere le spese domestiche, l’asilo nido o la baby sitter, la frequenza di attività sportive o culturali extrascolastiche. Per supportare le famiglie con bambini piccoli, stanziati inoltre 30 milioni di euro per aumentare i posti disponibili negli asili nido pubblici e convenzionati.