3. Sviluppo sostenibile

La gestione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, sono stati alla
base delle scelte del governo regionale.
La nostra regione, grazie ad un’intensa attività di pianificazione si è finalmente dotata di un sistema di regole chiare e definite, che rappresentano una tutela del bene pubblico ma anche una garanzia per una crescita della nostra economia solida e che pensa anche alle generazioni future. Una scelta precisa: non continuare a consumare il patrimonio ambientale ma privilegiare la riqualificazione dell’esistente, il recupero dei centri storici e la valorizzazione delle zone interne. Perché solo così possiamo crescere.

La Regione ha adottato il Piano Paesaggistico Regionale, grazie al quale è stata fermata la cementificazione selvaggia sulle coste, consentendo uno sviluppo equilibrato della nostra regione.

Riqualificazione dei centri storici e dei centri urbani. La Regione ha destinato oltre 260 milioni di euro a favore dei comuni e dei privati per ripopolare e valorizzare i centri storici e bloccare lo spopolamento delle zone interne.

Assetto Idrogeologico. Finalmente ora sono individuati i rischi da dissesti (alluvioni e frane), ed è possibile realizzare gli interventi per evitare il ripetersi di eventi come quelli che anche nei mesi scorsi hanno colpito la Sardegna.

Risorse idriche. La Regione ha reso più efficiente l’uso delle acque, riducendo i consumi e migliorando la qualità delle acque. La gestione dell’acqua è stata ricondotta ad unitarietà e mantenuta pubblica, con la istituzione di un unico ambito regionale per la raccolta e la distribuzione dell’acqua per gli usi civili ed industriali. I vantaggi dell’integrazione sono stati un abbattimento dell’85% dei costi dell’acqua in agricoltura, una maggiore continuità e disponibilità della risorsa, una tariffa omogenea sul territorio regionale, un utilizzo più razionale ed un controllo più efficace dei costi di distribuzione dell’acqua.

La gestione integrata dei rifiuti. Il Piano Regionale di gestione dei rifiuti consente la riduzione della produzione dei rifiuti e il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2011, con un forte sconto sul costo di smaltimento per i comuni virtuosi. Un risultato eccellente, che pone la Sardegna al livello delle regioni più efficienti del nostro Paese.

Energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico. Abbiamo lavorato per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili a beneficio dell’ambiente. Nel 2004 le rinnovabili costituivano il 6% del totale dell’energia consumata in Sardegna, e abbiamo programmato interventi perchè le rinnovabili costituiscano in futuro più di un terzo dell’energia totale consumata in Sardegna. A questo tema specifico è dedicato un asse della programmazione comunitaria 2007-2013 con una programmazione di risorse pari all’11% dell’intero programma.
Gli investimenti nella ricerca ci consentiranno grandi miglioramenti nei prossimi anni e la creazione di molti posti di lavoro.