Approvata la finanziaria, ma il Pd attacca
Il Consiglio regionale ha approvato ieri a tarda sera la nuova legge Finanziaria. Lo stanziamento è di nove miliardi di euro.
La maratona del Consiglio arriva al traguardo, la Finanziaria 2009 diventa legge a mezzanotte e cinque. Dopo dodici ore di lavori l’Aula di via Roma (con 42 sì e 18 no) mette i sigilli sui sei articoli che rilanciano in extremis la spesa pubblica della Regione (e a seguire c’è stato anche il voto sul bilancio). Manovra complessiva da nove miliardi e passa di euro, nata poco più di un mese fa per far fronte alle emergenze, in attesa di un collegato che dovrà tracciare il modello di sviluppo della Giunta Cappellacci. Il dibattito in Aula procede veloce, ma qualche intoppo rischia di far saltare il patto di non belligeranza tra maggioranza e opposizione: il numero legale manca due volte e su alcuni emendamenti si scatenano frizioni (in un caso il centrodestra va sotto ).
L’ARTICOLO 4 La giornata è dedicata all’esame dell’ultima parte della manovra. Sono stati stanziati 19,5 milioni per i consorzi fidi. Cinque milioni costituiranno un fondo di garanzia con lo scopo di agevolare le imprese nell’accesso al credito. Altri 18 milioni andranno alla Sfirs per effettuare interventi di reindustrializzazione. Con 5 milioni saranno affidate commesse a Igea e Sotacarbo per interventi di bonifica, ripristino ambientale e smaltimento di rifiuti pericolosi nelle aree minerarie.
SISTEMA PRODUTTIVO Sempre dall’articolo 4 arriveranno altre risorse per il sistema produttivo: 20,5 milioni di euro serviranno per il parco Geominerario e il parco dell’Asinara, con l’obiettivo di stabilizzare gli ex lavoratori socialmente utili impiegati. Per favorire la gestione unitaria del servizio idrico affidato ad Abbanoa, si incentivano i Comuni, con 7 milioni, a entrare nella partecipazione azionaria. Otto milioni sono destinati all’Enas, Ente acque della Sardegna.
FONDI PER L’ALLUVIONE Le risorse per i danni provocati dalle alluvioni di ottobre e novembre sono legge. L’emendamento presentato a suo tempo da Cristian Solinas (Psd’Az) aveva fatto salire da 26 a 31 milioni il blocco di risorse da destinare al risarcimento sui beni immobili e al ripristino delle opere pubbliche. A questi si aggiungono quelli stanziati dalla Giunta precedente già a fine 2008 (26 milioni). Si arriva così a quota 57.
LA MAGGIORANZA INCIAMPA Per la prima volta nella legislatura la maggioranza cade su una votazione a scrutinio segreto. In ballo c’è il correttivo sull’avvio di una campagna alimentare (spesa prevista un milione e mezzo). Il centrosinistra chiede di ridurre la cifra a un milione, contro il parere della Giunta. Il tabellone luminoso dice 42 sì e 24 no. C’è un attimo di tensione ma il leader del Pdl Mario Diana minimizza: «Si è impallato il sistema elettronico». Il via libera finale alla Finanziaria regala buonumore al centrodestra. Per Franco Cuccureddu (Mpa) «è stata approvata una manovra significativa in tempi brevi».
LE CRITICHE DEL PD «Basta con promesse e rassicurazioni, dal governo regionale vogliamo fatti concreti». Il capogruppo del Pd Mario Bruno è pungente. «Alla Sardegna tornino subito i fondi per le aree sottoutilizzate e vengano ripristinati quelli per le opere principali e collaterali del G8». Proprio il G8 apre un fronte di contrasto tra maggioranza e opposizione sull’emendamento (presentato da Marco Meloni del Pd e bocciato) che prevedeva lo stanziamento di cinque milioni «a parziale risarcimento» della popolazione maddalenina «dopo la perdita del G8».
Scarica il testo dell’emendamento presentato da Marco Meloni.