Area metropolitana: risultati, risorse, futuro
Sviluppo, mobilità e servizi a Quartu e nell’area metropolitana. Ne abbiamo discusso, lunedì 2 febbraio, in una riunione del comitato quartese Marco Meloni con Soru, di via Diaz, insieme a Concetta Rau, assessore regionale all’Industria, a Gigi Ruggeri, sindaco di Quartu, e alle oltre cento persone che hanno partecipato al dibattito.
Sciogliere i nodi dello sviluppo della Sardegna, nell’interno dell’isola così come nelle città e nelle aree metropolitane, è possibile a patto di agire secondo un progetto articolato e a lungo termine. Lo dimostrano i risultati conseguiti in questi anni dal centrosinistra alla guida della Regione e, a livello cittadino, dell’amministrazione comunale di Quartu.
Per queste ragioni vogliamo vincere le prossime elezioni regionali – e quelle comunali che a Quartu si terranno nel 2010 – sulla base della nostra capacità di dimostrare agli elettori che abbiamo le idee giuste, e della nostra credibilità, che abbiamo meritato governando sulla base del programma elettorale presentato al momento del voto. Facendo, cioè, di qusto appuntamento elettorale l’occasione per una grande campagna di comunicazione che spieghi ai cittadini quello che abbiamo fatto e motivi un consenso consapevole e un impegno diretto, in prima persona, a sostegno dell’azione riformista del centrosinistra.
A Quartu, come ha ricordato Gigi Ruggeri, l’amministrazione comunale è riuscita in questi anni a definire e intraprendere un percorso di sviluppo orientato verso una nuova idea della città. L’idea di una città che, lontana dagli assi del sistema regionale della mobilità o dell’industria, identifica la propria vocazione nella qualità della vita dei residenti ed è capace in questa prospettiva di riprogrammarsi. Di abbandonare il ruolo di «fornitrice di suolo a basso costo», cui tradizionalmente finiva per ridursi entro il paradigma di «Cagliari capitale», e di diventare «un luogo dove succedono cose». In sinergia con la Regione, questo progetto di governo si è tradotto in iniziative concrete, dalla realizzazione del museo della scienza ai numerosi interventi per migliorare la mobilità urbana – la metropolitana leggera, la tangenziale, l’ammodernamento e la messa in sicurezza della 554 –, ai progetti volti alla tutela e alla creazione di lavoro di qualità: attraverso la valorizzazione dell’ambiente, i parchi urbani, Is Arenas, Molentargius e l’attivazione delle Zone Franche Urbane in un terzo del territorio comunale.
«La qualità di queste politiche per lo sviluppo differenziano nettamente il centrosinistra sardo dal centrodestra», ha esordito Concetta Rau. «Loro realizzavano capannoni vuoti»: finanziamenti a imprenditori non sempre affidabili, che spesso non arrivavano neanche ad inaugurare l’attività imprenditoriale per la quale avevano ricevuto i finanziamenti regionali. Il centrosinistra guidato da Renato Soru, invece, «ha investito sulle potenzialità delle imprese locali e sulle energie delle giovani generazioni per renderli in grado di costruire autonomamente impresa, quindi sviluppo, quindi futuro». Ha investito in infrastrutture di pregio, dalla adsl alla rete elettrica a quella dei trasporti, per colmare il divario che divideva la Sardegna dalle regioni più sviluppate d’Italia e d’Europa. In questo modo sono state prese preventivamente misure necessarie per superare la crisi economica internazionale, garantendo livelli adeguati di investimento pubblico infrastrutturale. «Di tutto ciò occorre ora informare la gente» e chiedere il loro consenso sulla base della credibilità conquistata con questi risultati.
Questo è l’obiettivo dei prossimi giorni. Informare, convincere, attivare. La distanza di competenze, etica, passione politica che ci distingue dalla destra deve motivare un’azione capillare nei territori, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro. Dobbiamo guadagnare consensi alla politica dei programmi e dei problemi reali. Del merito e della qualità. La politica della Sardegna che guarda avanti.
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