“Berlusconi infrange tutte le regole di equilibrio dei mezzi di comunicazione”

Siniscola, Orune, Orosei con passaggio in fine serata a Dorgali. Domenica Renato Soru ha dedicato ai cittadini di questi centri le tappe del suo tour elettorale. Come consuetudine, in tutti gli interventi c’è stato spazio per affrontare le tematiche del territorio, rispondere a domande, approfondire problematiche. Nell’incontro della mattina al cinema di Siniscola, Soru ha voluto fare riferimento alla campagna elettorale della destra:

 

“Il Presidente del Consiglio infrange tutte le regole di equilibrio dei mezzi di comunicazione – ha detto Renato Soru – . Appare ovunque, e dietro, silente il candidato della destra. Un’immagine imbarazzante per noi sardi. Parla per un’ora, poi dice ‘Vieni Ugo, puoi parlare, però parla poco, che dobbiamo andare a pranzo’. Questo è il rispetto che ha per il popolo sardo e per chi lui ha scelto di candidare alla guida del popolo sardo. Credo che nei prossimi cinque anni abbiano bisogno di una Sardegna che stia zitta, non che combatta come abbiamo combattuto noi per i nostri diritti. Credo che abbiano bisogno di una Sardegna che sta due passi indietro, zitta e a testa china, una Sardegna che non ha diritto di parola oggi e che non ne avrebbe mai in futuro. Ora si tratta di scegliere tra questa idea di una Sardegna senza idee, che si consegna alla benevolenza degli altri, e la nostra idea di Sardegna: una Sardegna a testa alta, che parla non a comando, ma che la parola la prende quando è il momento, perché è la parola del popolo sardo.

 

In serata, a Orosei, l’incontro al cinema Pitagora è stato sospeso per qualche minuto dalle forze dell’ordine per un controllo di sicurezza nella sala. “Ringrazio le forze dell’ordine che con sensibilità e con attenzione ci hanno comunicato questo inconveniente – ha detto Soru quando è tornato sul palco – e per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti hanno fatto in modo di farci uscire ordinatamente e dopo le verifiche necessarie ora ci consentono di fare la nostra manifestazione in tranquillità e sicurezza. Non posso non pensare, qui a Orosei, agli amministratori locali e i sindaci oggetto di attentati e che svolgono la loro funzione con l’unico obiettivo del perseguimento del bene comune. E seppure certe decisioni possono sembrare a beneficio di qualcuno e a danno di altri, hanno come sola prospettiva il benessere dell’intera comunità. Mi è capitato di chiamarli al telefono, di chiamare i loro amici, e rimango sempre sorpreso per il coraggio, la serenità e la ferma volontà di andare avanti. È chiaro che lo fanno senza nulla in cambio, se non la soddisfazione e l’orgoglio di vedere i progetti della loro comunità andare avanti ed essere realizzati. A tutti loro va la mia gratitudine e la gratitudine di tutti”.

Fonte: www.renatosoru.it