Consulta boccia la legge Calderoli: il manifesto di un Governo che nn vuole autonomia, ma disuguaglianze
La pronuncia della Corte costituzionale sulla bocciatura della legge n. 86/2024 sull’autonomia differenziata da parte della Consulta smaschera una riforma pericolosa, che a ragione abbiamo definito “Spacca-Italia”: così come è stata concepita, mina gravemente i principi fondamentali di unità e solidarietà della nostra Repubblica.
La Corte ha ribadito che la devoluzione di competenze non è possibile senza garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la coesione sociale. Questa legge, con il suo linguaggio fumoso e i suoi criteri di delega inesistenti, non solo priva il Parlamento del suo ruolo costituzionale, ma aggira il confronto democratico, consegnando poteri decisionali al Governo in un modo che non è sostenibile per uno Stato di diritto.
Questo progetto è il manifesto di un governo che non vuole l’autonomia ma la disuguaglianza, che privilegia le regioni più forti per lasciare indietro quelle che già faticano. La sentenza di oggi – che si deve alla coraggiosa iniziativa delle Regioni di centrosinistra, guidate dalla Sardegna – rappresenta un forte monito: il progetto di autonomia differenziata non può tradursi in un indebolimento delle garanzie di uguaglianza e coesione che devono caratterizzare l’Italia.
Ora ci auguriamo che il referendum sia ammesso quanto prima così saranno i cittadini a cancellare definitivamente questo disegno scellerato.