Criteri non aggiornati per lavorare nei cantieri comunali in Sardegna. Interrogazione alla Ministra del Lavoro

Criteri non aggiornati per lavorare nei cantieri comunali in Sardegna. Interrogazione alla Ministra del Lavoro

Con il Responsabile sviluppo economico della Segreteria nazionale del Partito Democratico, il Sen. Antonio Misiani, ho presentato una interrogazione alla Ministra del Lavoro in merito al mancato aggiornamento, da parte della Regione Sardegna, delle normative regionali sui cantieri pubblici.

La legge regionale e il regolamento ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro) sui cantieri comunali prevedono che, con riguardo ai requisiti per la partecipazione ai bandi, i candidati siano in possesso dello status di disoccupato e privi di impiego al momento della pubblicazione dell’avviso. Peccato che, a livello nazionale, sia cambiata la definizione di disoccupato, ricomprendendo anche coloro che prestano attività lavorative, ma percepiscono redditi talmente bassi da essere esenti da imposizione fiscale.

Parliamo di persone che percepiscono, se autonome, 5000 euro annui, o circa 8000 euro l’anno se si tratta di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. Dar loro la possibilità di partecipare alla procedura selettiva, come previsto d’altronde nel resto di Italia, significa offrire l’opportunità di migliorare la loro vita. Esattamente ciò che serie politiche del lavoro dovrebbero avere l’ambizione di fare.

Di questo ritardo, dunque, chiediamo conto alla Giunta Solinas e insistiamo affinché la Ministra Calderone si interessi e intervenga presso la Regione Sardegna e l’ASPAL per aggiornare i regolamenti.

Ancora una volta, la destra dimostra la sua inadeguatezza alla guida della Regione Sardegna. E a subirne le conseguenze sono quei cittadini che vedono compresse le loro opportunità anziché poter godere, effettivamente e pienamente, del diritto costituzionale al lavoro.