Da Di Pietro populismo pericoloso
“Di Pietro mente sapendo di mentire e, al contempo, alza sistematicamente il tiro con la spericolatezza e la faccia tosta di chi sa che nei prossimi mesi si giocherà la sua stessa sopravvivenza politica. Ad ogni uscita pubblica fa un passo ulteriore verso il populismo più pericoloso. Oggi riesce nel triplice capolavoro di dire falsità palesi sul picco dello spread raggiunto in autunno, agitare la minaccia di una protesta sociale ‘non pacifica’, scivolare ancora nell’utilizzo spaventoso dei suicidi di tanta povera gente a uso e consumo dei suoi interessi personali e di parte. Questo è il fondo: più in basso di così mi pare difficile arrivare. Da Grillo, maestro dell’antipolitica e alieno a qualsiasi pratica istituzionale, certe provocazioni dobbiamo aspettarcele. Da chi è stato ministro della Repubblica italiana e pretende di allearsi con noi sulla base di non so più quale comunanza di valori, invece no. L’ho detto e lo ripeto: dopo gli attacchi scellerati a Napolitano, le scelte isolazioniste nelle città di Napoli e di Palermo e la sfiducia a prescindere a Monti, Di Pietro può al massimo essere alleato del partito di Scilipoti, che difatti ha generato, e non certo del Pd”. Lo scrive Guglielmo Vaccaro, deputato del Partito Democratico e tra i fondatori di TrecentoSessanta.