Dal PD un piano italiano per gli opendata
Pubblichiamo la lettera inviata al professor Alberto Cottica in occasione del primo raduno di Spaghetti Open Data, svoltosi a Bologna dal 18 al 20 gennaio 2013.
Per il PD l’open government è lo strumento più appropriato per organizzare il rapporto tra cittadini e istituzioni. Nella proposta di governo che presenteremo agli italiani le nuove tecnologie e gli strumenti digitali diventano ponte tra i cittadini e lo Stato e rappresenteranno il fondamento di un nuovo patto di cittadinanza, fondato su un un obiettivo prioritario: consentire ai cittadini di partecipare alle scelte collettive, e dare loro, perché ciò sia possibile, gli strumenti necessari per conoscere.
Dunque liberare nella rete i dati pubblici non deve essere considerato un costo ulteriore per la Pubblica Amministrazione, ma un investimento con ricadute benefiche.
Un partito che persegue l’open government deve rivolgersi ai cittadini applicando queste stesse stesse procedure alla sua attività. È necessario affiancare alla pubblicazione dei bilanci in opendata, già in corso, la massima trasparenza sui dati patrimoniali dei suoi esponenti eletti nelle istituzioni, la pubblicazione delle deliberazioni, la rendicontazione delle attività politiche e istituzionali. Abbiamo iniziato a farlo dotandoci di un Codice di responsabilità che deve essere attuato in modo più diffuso, mettendo tutte le informazioni a disposizione dei cittadini attraverso la rete.
E’ anche da incontri come il vostro che possono venire i contributi migliori: mi auguro che sia possibile mantenere attivo un dialogo che tragga dal vostro impegno un ulteriore stimolo positivo alla nostra proposta politica. Buon #sod13