Dal PD una risposta allo scandalo della Giunta senza donne

Alla Giunta-scandalo, che oltre ad costituire un raro esempio di archeologia politica esclude del tutto, unico caso in Italia, la rappresentanza femminile dalla sua composizione, rispondiamo in modo concreto: cinque proposte di legge per la parità di genere in campo istituzionale ed elettorale, che riporterebbero la Sardegna all’avanguardia nella realizzazione di condizioni di pari rappresentanza tra uomini e donne.

Le proposte, elaborate dai consiglieri regionali Marco Meloni e Francesca Barracciu, e presentate anche dal Capogruppo Mario Bruno e dal vicecapogruppo Gianpaolo Diana, mirano a fissare in modo chiaro il principio della parità di genere, riconosciuto dalla Costituzione, nello Statuto regionale; a prevedere la presenza paritaria di genere nella composizione della lista regionale collegata ai candidati alla presidenza della Regione e a introdurre la doppia preferenza di genere per l’elezione del Consiglio regionale; a prevedere la pari rappresentanza di genere nelle liste per l’elezione dei Consigli provinciali e comunali, e la doppia preferenza di genere per l’elezione di questi ultimi; a prescrivere l’equilibrio nella rappresentanza di genere nella composizione della Giunta regionale e degli organismi di amministrazione degli enti strumentali della Regione.

Norme di questa natura sono state di recente introdotte con successo in altre regioni, a partire dalla Campania, dove grazie alla doppia preferenza di genere le donne elette col voto di preferenza in Consiglio regionale sono passate da 2 a 14, ovvero dal 3% al 23%. In Sardegna le donne in Consiglio regionale sono 7 su 80 (8,75%), e solo 4 (il 5%) sono elette con il voto di preferenza (nel Parlamento italiano le donne sono il 20%, in Francia il 46%, in Germania il 32%).

Le proposte erano già state illustrate nelle loro linee di fondo l’8 marzo scorso, al fine di promuovere un ampio dibattito nella società sarda e tra le forze politiche, e la loro adozione è stata recentemente sostenuta dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna. Ora lo scandalo della Giunta più oscurantista e retrograda d’Italia richiede un colpo di reni nella mobilitazione di quanti, dentro e fuori il Consiglio regionale, vogliono portare la Sardegna, anche in questo fondamentale campo, fuori dall’arretratezza.

Le proposte, aperte alla discussione e al confronto dei Gruppi in Consiglio regionale, e che vorremmo fossero portate al più presto all’attenzione dell’Aula, verranno presentate nel corso di una conferenza stampa in programma per il prossimo 11 ottobre alle ore 9,30 a Cagliari, presso la Sala stampa del Consiglio regionale.