Depositato disegno di legge per garantire pari opportunità nei concorsi pubblici ai cittadini delle isole.

Depositato disegno di legge per garantire pari opportunità nei concorsi pubblici ai cittadini delle isole.

Ieri abbiamo depositato in Senato un disegno di legge che, in materia di pubblico impiego, punta a rimuovere uno dei più evidenti ostacoli derivanti dall’insularità: garantire lo svolgimento dei concorsi nelle isole.

Le peculiarità geografiche e logistiche delle isole, già evidenti nella vita quotidiana dei loro residenti, si amplificano nelle situazioni in cui la mobilità e l’accesso alle opportunità sono vincolati da una necessaria presenza fisica, come nel caso delle prove concorsuali, dove l’obbligo di recarsi sulla penisola per partecipare alle procedure selettive rappresenta un ostacolo significativo.
Difatti i concorsi pubblici si tengono spesso in sedi situate sul continente, come nel caso dei recenti concorsi per l’insegnamento: gli aspiranti docenti residenti nelle isole sono stati costretti negli scorsi mesi ad affrontare sfide logistiche e costi significativi per poter effettuare la prova orale in regioni come le Marche, la Toscana o la Campania.

Queste difficoltà pongono i Sardi e i Siciliani in una condizione di svantaggio rispetto agli altri, scoraggiando la partecipazione e precludendo loro il diritto di concorrere a parità di condizioni con i cittadini residenti nelle altre regioni. Una disparità incompatibile con i princìpi costituzionali di uguaglianza e pari opportunità, sanciti dall’articolo 3 della Costituzione, che impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini alla vita economica, sociale e politica del Paese.

Il nostro disegno di legge propone una modifica al Testo Unico sul pubblico impiego, il d.lgs. 165/2001, inserendo un principio generale che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a garantire lo svolgimento delle prove concorsuali per i candidati residenti nelle isole all’interno della regione insulare di residenza o tramite modalità a distanza, riducendo così la necessità di spostamenti costosi e complessi.

Non si tratta solo di una questione logistica, ma di giustizia e uguaglianza. L’introduzione in Costituzione del principio di insularità è stato un traguardo importante: ora però il Parlamento ha il dovere di realizzare azioni concrete che riducano, fino ad annullare, le distanze tra le isole e le altre regioni in termini di disponibilità e godimento dei diritti fondamentali.
Questo disegno di legge può essere un passo in avanti.