Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi e tutela degli ecosistemi vegetali

Presentata dai Consiglieri regionali BARRACCIU – BRUNO – AGUS – CARIA – COCCO Pietro – CUCCA – CUCCU – DIANA – Giampaolo – ESPA – LOTTO – MANCA – MELONI Marco – MELONI Valerio – MORICONI – PORCU – SABATINI – SANNA Gian Valerio – SOLINAS Antonio – SORU

La presente proposta di legge disciplina le attività di raccolta e commercializzazione delle specie fungine nel territorio regionale e tutela gli ecosistemi vegetali, sempre più messi a rischio dal fenomeno del prelievo indiscriminato, non controllato e non normato.

La conoscenza delle specie fungine e la pressione sulle risorse micologiche è infatti progressivamente aumentata, tanto da minacciare la sopravvivenza di molte specie, soprattutto di quelle più note e pregiate. Considerata l’importanza ecologica che i funghi rivestono in quanto demolitori di sostanza organica e micorrizici di molte essenze vegetali, è dunque indispensabile, e da più parti invocata, una tutela legislativa che salvaguardi tale prezioso ed imprescindibile anello dell’ecosistema.

Non solo l’attività di appassionati e raccoglitori occasionali, ma anche quella dei raccoglitori professionali, che spesso creano intorno ai funghi veri e propri fenomeni di speculazione commerciale, è alla base dell’esigenza, sollecitata anche dalle associazioni micologiche e naturalistiche, di una normativa di settore che definisca e regolamenti la raccolta dei funghi e la loro commercializzazione, sancendone l’importanza in quanto elemento indispensabile degli ecosistemi forestali e naturali.

Questa proposta di legge, che include anche il settore dei tartufi e dei funghi ipogei in genere, crea una base normativa capace di incidere sulla salvaguardia di un bene di cui si riconosce l’importanza non solo naturalistica, ma anche economica.

La salvaguardia dei funghi e degli ecosistemi di cui i funghi fanno parte viene realizzata attraverso la previsione di limiti, qualitativi e quantitativi, alla raccolta; l’effettività di tali limitazioni è garantita dall’attività di vigilanza assicurata principalmente dalle forze di polizia locale e dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale regionale, per i quali vengo organizzati specifici corsi di formazione.

La corretta informazione e la sensibilizzazione delle popolazioni sono presupposti per garantire la salvaguardia e il rispetto dell’ecosistema. In particolare, i raccoglitori per scopi commerciali dovranno garantire un grado di preparazione professionale che assicuri la corretta conoscenza delle caratteristiche delle specie e delle tecniche di raccolta che non danneggino in particolare l’apparato riproduttore, rischiando di compromettere l’intera pianta.

Le disposizioni contenute nel progetto di legge riconoscono, inoltre, a questa pregiata risorsa biologica un’importanza economica in grado di fornire un’importante opportunità di integrazione al reddito delle popolazioni locali, specialmente delle aree montane, economicamente più deboli.

Secondo una corretta applicazione del principio di sussidiarietà, la legge riconosce agli enti locali il compito di attuazione delle fasi più importanti e salienti dell’azione di tutela e di gestione delle risorse micologiche e dell’autorizzazione alla raccolta dei funghi nel relativo territorio per coloro i quali traggono un reddito dall’attività di raccolta.

Attività di coordinamento, promozione e sostegno delle iniziative rivolte alla conoscenza, a studi e ricerche, alla tutela e alla valorizzazione delle risorse micologiche naturali, così come il rilascio del permesso alla raccolta occasionale e dilettantistica, sono esercitate dalla Regione. La Regione finanzia altresì i corsi di formazione per il personale di vigilanza e per gli studiosi dei funghi e della conservazione delle risorse naturali della Sardegna.

 

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