DL Fare/Istruzione: bene modifiche Senato, ora risorse in Legge di Stabilità
“Il Decreto Fare segna un primo cambio di passo molto importante per la scuola e università, che i passaggi parlamentari hanno contribuito a rendere ancor più incisivo. Dai 450 milioni per l’edilizia scolastica, allo sblocco dal 50% del turnover per i ricercatori, all’incremento delle risorse assegnate alle università in base alle valutazione, alle misure per il diritto allo studio, siamo molto soddisfatti del lavoro di maggioranza e governo, che hanno dimostrato come sia possibile intervenire con misure concrete per riattivare gli investimenti nel sistema dell’istruzione.
In particolare consideriamo molto importanti le norme approvate dal Senato, che renderanno più rapide le procedure per l’attuazione degli interventi sull’edilizia scolastica e che istituiscono un piano nazionale per la mobilità e il merito degli studenti privi di mezzi. Anche su quest’ultimo punto – che realizza il primo punto del programma del PD per l’università, ma che nella iniziale formulazione aveva suscitato legittime perplessità di Regioni e atenei – si è compiuta la miglior scelta possibile, prevedendo che le risorse destinate alla sua attuazione siano definite dalla legge di stabilità.
Sarà quella, tra pochi mesi, la prova del nove, dinanzi alla quale vigileremo perché governo e Parlamento siano conseguenti agli impegni assunti già alla Camera con l’approvazione dell’Ordine del giorno presentato dal PD, riportando a un livello adeguato le risorse del Fondo integrativo per il diritto allo studio e del Fondo ordinario per l’Università. Sarà l’occasione anche per rimediare alla decurtazione di oltre 7 milioni di euro del FFO prevista nel DL Lavoro”.
Lo dichiara in una nota Marco Meloni, responsabile Istruzione, Università e Ricerca del Partito Democratico.