Elezione diretta del Presidente del Consiglio: il mio secondo intervento in aula

Elezione diretta del Presidente del Consiglio: il mio secondo intervento in aula

Ecco il mio intervento durante la discussione in Senato sulle modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica

Signor Presidente,
Signor Ministro,

Onorevoli Senatrici e Senatori,

io provo anzitutto a riassumere alcuni punti che abbiamo discusso illustrando molti emendamenti, per dichiarare il voto favorevole mio e del gruppo del Partito Democratico a questo emendamento in discussione.

Partiamo da argomenti che la maggioranza, il governo, ha provato a sostenere nel corso del dibattito in commissione e, come dirò da ultimo, non in quest’aula perché non abbiamo avuto la fortuna di sentire una vostra voce.

Si dice che la conferma della presenza della norma costituzionale sulla presenza del senatore a vita potrebbe alterare la stabilità della maggioranza.

Non è vero per definizione visto quanto scrivete nella vostra riforma perché la legge elettorale porterebbe automaticamente col presidente del consiglio una maggioranza.

 Quale può essere un altro problema? L’assenza di terzietà dei senatori a vita? Mi pare che non sia un argomento per quello che vediamo noi in quest’aula, per quello che abbiamo imparato, per quello che tanti colleghi hanno detto rispetto anche solo all’evocare i nomi delle personalità che hanno rivestito questa carica. Non credo che sia un tema minimamente pertinente; oppure non è terzo il Presidente della Repubblica che li nomina e dunque fa diventare anche i suoi nominati di parte?

Ecco forse qua puoi svelate un aspetto fondamentale di questa riforma: voi dite costantemente che il Presidente della Repubblica non viene sottratto di poteri non viene alterata la sua figura, non vengo alterate le sue prerogative

Ovviamente questo è totalmente totalmente falso ma, evidentemente, voi state svelando state confessando, che con questa riforma il Presidente della Repubblica non sarà più una figura terza capace di garantire l’unità nazionale, capace di rappresentare un riferimento per tutti gli italiani in una democrazia così fragile così controversa come la nostra storia: una figura così preziosa verrebbe persa definitivamente: allora forse, in uno scrupolo di coscienza, dite: “non può neanche designare i senatori a vita”. Ma l’errore sta alla base, sta nell’alterare la natura del ruolo del Presidente della Repubblica.

C’è poi una questione che abbiamo ugualmente evocato ripetutamente con una questione di metodo: voi state procedendo ad adottare o provare ad approvare una riforma, senza confrontarvi con le opposizioni.  L’ho detto intervenendo prima, questa maggioranza non è maggioranza nel paese. La storia dei tentativi di riforma costituzionale e anche elettorale degli ultimi 30 anni ci dice che chi approva delle riforme in questo modo di solito, Anzi sempre, perde le elezioni e, nel caso le riforme costituzionali, se le vede respingere dagli elettori nei referendum. Cosa che purtroppo sarebbe bene, se voi adottaste questa riforma con questo testo, ma sarebbe molto negativo per il paese.


C’è la disponibilità da parte delle opposizioni a ragionare e trovare delle intese che portino dei miglioramenti nell’ottica, richiamata anche dal governo, della stabilità della capacità degli elettori di esprimere un indirizzo diretto rispetto a chi governa, della efficienza, Dunque, della funzione di governo ma voi la state respingendo. Perché? Io Mi auguro solo fino alle elezioni europee perché pensate di dover di poter prendere qualche zero virgola in più dicendo: “abbiamo dato i poteri assoluti a questa presidente del consiglio”. Non li state dando questa Presidente del consiglio: state alterando l’equilibrio istituzionale modificando in maniera radicale la nostra Costituzione, non si capisce bene perché. Io spero che dal 10 giugno cambierete opinione…

C’è una seconda questione di metodo che ha a che fare col rispetto che deve riguardare tutti noi, col rispetto reciproco. A parte le ore di chiacchiericcio a cui abbiamo assistito in questo dibattito, a me sembra veramente un modo di non rispettare gli argomenti che noi stiamo proponendo il fatto che nessun rappresentante della maggioranza abbia preso la parola per dirci perché invece è necessario evitare che nella Costituzione sia previsto che si possono nominare i Senatori a vita. Ditecelo! Ci sono persone che ascoltano questo dibattito, hanno la curiosità, l’interesse di saperlo [richiamo del Presidente del senato] Non è rispettoso delle opposizioni, non è rispettoso del parlamento questo silenzio arrogante.

Noi chiediamo di sapere le ragioni per cui invece dovremmo dovrei passare questa norma