Enrico Letta: «Silvio Cappellacci» non incanta più

ALGHERO. I sardi «non credano alle promesse di Berlusconi», non si facciano incantare «dall’arraffa tutto e subito», confidino invece sulle proprie forze per disegnare il futuro. È l’appello consegnato agli elettori del centrosinistra da Enrico Letta, il ministro ombra del Welfare del Pd che ha concluso oggi ad Alghero il suo tour in Sardegna a sostegno di Renato Soru.
Il primo banco di prova per tutta l’Isola, ricorda Letta, sarà il G8 di luglio. «Vogliamo che, nella sua prima visita in Italia, Obama venga accolto da Cappellacci?», ironizza l’esponente democratico riferendosi al candidato governatore del centrodestra. Una cosa è certa: l’appuntamento mondiale a La Maddalena «aprirà per 48 ore una finestra di comunicazione sulla Sardegna». Quindi, osserva l’ex ministro del governo Prodi, va trovato «una parola, un messaggio, un aggettivo» da legare al nome dell’Isola in questa «occasione irripetibile». Difficile che riesca a trovarlo «Silvio Cappellacci», così Letta chiama il candidato «doppio» del centrodestra. L’auspicio è allora che i sardi «non credano alle promesse di Berlusconi» («Si è visto come è finita con Alitalia», commenta l’esponente del Pd) e tocchi a Renato Soru fare gli onori di casa durante l’appuntamento coi grandi della Terra: un Soru che, nella passata legislatura, conclude Letta, ha iniziato un cammino di riforma importante che «vuole scommettere sul futuro».

Fonte: ANSA