Governo, da Mineo grave errore, gestione Napolitano ineccepibile
“Il Partito Democratico anche in queste elezioni ha offerto la candidatura ad autorevoli esponenti del mondo della ricerca, del giornalismo, del lavoro e della produzione. Crediamo sia il modo migliore per portare in Parlamento la ricchezza della società italiana e siamo convinti che la loro qualità si esprima anche attraverso una peculiare autonomia di giudizio e libertà di esprimere opinioni sulle vicende politiche. Quando però, come nel caso di Corradino Mineo, si è condivisa la decisione di candidarsi da capolista, e ci si esprime su passaggi di straordinaria rilevanza istituzionale, la peraltro scontata opportunità di tener conto degli orientamenti del partito che si è scelto di rappresentare diventa un dovere. Per questo lo invito a tenere a mente che quando parla rappresenta il Partito Democratico, e considero le sue parole in libertà, pronunciate questa mattina, un grave errore. Nel merito, le sue considerazioni sull’operato del Presidente Napolitano sono prive di senso: la gestione della crisi da parte del capo dello Stato è stata ineccepibile e ha finora sventato il suo rapido precipitarsi nel baratro dell’assenza di qualsiasi soluzione. La strada individuata è l’unica che può consentire di evitare il maggiore dei pericoli, ovvero il ricorso a nuove elezioni con la stessa legge elettorale, che condurrebbe molto probabilmente a una crisi democratica senza uscita. Questa è l’opinione sostenuta in tutte le sedi dal segretario Bersani. Mineo farebbe bene a tenerne conto, mostrando così maggior rispetto per il partito che lo ha eletto in Parlamento e per la sua stessa funzione”. Lo scrive Marco Meloni, deputato e membro della segreteria nazionale del Pd sul sito di TrecentoSessanta, l’Associazione di Enrico Letta.