Il Comune sogna la zona franca. Richiesta l’adesione al bando per le agevolazioni

Imposte sui redditi, Ici, Irap, ma soprattutto i contributi previdenziali esentati per cinque anni: il Comune chiede al ministero dello Sviluppo economico l’istituzione di una “zona franca urbana” che include l’area artigianale di Sa Serrixedda, le attività sulla 554, una grossa fetta del centro storico, ma anche il Poetto, Is Arenas e il Parco del Molentargius. Il bando nazionale prevede che vengano istituite almeno tre zone franche urbane in ogni Regione dell’ex “Obiettivo 1”, in pratica tutta l’Italia meridionale, ma con determinati parametri che dovrebbero avvantaggiare proprio la terza città della Sardegna.

I REQUISITI. A fare la differenza sarà l’indice di disagio sociale, un parametro che combina al suo interno i tassi di occupazione, disoccupazione, concentrazione giovanile e scolarizzazione. Gli uffici e i consulenti del Comune, dallo Sviluppo economico ai Servizi sociali, hanno avuto un bel daffare nell’individuare una parte della città senza discontinuità,con una popolazione tra i 7.500 e i trentamila abitanti che rappresentasse un terzo di quella totale quartese, un tasso di disoccupazione superiore alle media comunale, ma soprattutto con un indice di disagio sociale il più alto possibile per poter battere la concorrenza di altri Comuni. In realtà sono appena sette quelli che in Sardegna potrebbero partecipare allo stesso bando, che tra l’altro è già scaduto.

L’AREA. Alla fine si è riusciti a coinvolgere un’area vasta che inizia da Sa Serrixedda, dove ormai si stanno per insediare una quarantina di attività produttive nell’area artigianale, e tutte le zone attorno alla 554: Pirastu, Pardinixeddu e Su Paris. Per far salire gli indici richiesti, sono stati inclusi i rioni popolari come Sant’Antonio, una parte del centro storico, Sacro Cuore e Is Arenas, compresa l’area interessata dal progetto del Parco urbano dietro lo stadio. Date le grandi potenzialità e il valore ambientale sono stati inclusi il versante quartese del Parco del Molentargius e la parte del Poetto che va dalla Bussola fino a Margine Rosso.

I BENEFICI. Entro breve tempo la Regione dovrà comunicare al Ministero dello Sviluppo economico le zone franche urbane sarde che hanno rispettato i parametri. In Municipio sono ottimisti sull’accoglimento della candidatura quartese che ha tutte le caratteristiche richieste dal bando. «Le agevolazioni previste», spiega l’assessore allo Sviluppo economico Tonio Lai, «riguardano l’esenzione per cinque anni delle imposte sui redditi, di Irap e Ici, ma anche l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali». Tutto questo per quanto riguarda le nuove attività. Pur con qualche limitazione, le agevolazioni sono applicabili anche a favore delle piccole e micro imprese già operanti nella zona franca individuata: a determinarle sarà il Ministero tramite un decreto.

I COMMENTI. Una manna per l’economia quartese in costante affanno, tant’è che in Municipio sono tutti d’accordo sull’iniziativa. «Abbiamo di fronte una grossissima opportunità», commenta il consigliere di An Cenzo Naitana, esponente della commissione Attività produttive, «che ci consentirà di creare nuova occupazione». Sulla stessa linea anche il sindaco Gigi Ruggeri: «Per Quartu», conferma il primo cittadino, «sarebbe l’occasione per fare un salto di qualità notevole dal punto di vista economico, oltre a integrarsi con il grande sforzo messo in atto sul fronte delle infrastrutture».