Il mio invito a Stefano Fassina: su Renzi toni eccessivi, serve rispetto per tutti i momenti di confronto

“In un momento nel quale il governo Berlusconi sembra finalmente agli sgoccioli, deve essere assolutamente evitato il rischio che le importanti occasioni di confronto pubblico organizzate nei prossimi fine settimana da diversi esponenti del Pd diventino motivo di scontro e divisione.

È necessario che, ancor più in questo frangente, mostriamo tutti, a partire da chi ricopre incarichi di dirigenza nel Partito, equilibrio e grande rispetto per le opinioni e i punti di vista altrui, anche quando non li condividesse del tutto, senza connotarli in modo caricaturale e tenendo conto del fatto che tutti sono animati da finalità positive rispetto alla crescita del progetto del PD per l’Italia. Poniamoci, anzi, costantemente alla ricerca di punti di equilibrio, così da rappresentare al meglio la pluralità di idee che è la vera ricchezza del nostro partito.

Per questo mi sento di rivolgere un accorato invito all’amico Stefano Fassina, che oggi ha espresso un giudizio francamente eccessivo sul convegno organizzato da Matteo Renzi, che prima di tutto è un importante esponente del Pd che lavora quotidianamente facendo il sindaco di una delle più grandi città italiane: manteniamo i nervi saldi, moderiamo giudizi e toni.

Chi organizza questi incontri privilegi i contenuti, il progetto per l’Italia, rispetto a qualsiasi personalismo e ne faccia un’occasione per rafforzare il partito, che deve essere unito intorno al segretario Bersani e pronto ad assumere la responsabilità di guidare il governo del Paese.

L’augurio che dobbiamo farci è che questi momenti di confronto contribuiscano tutti insieme a un ‘big bang’ che porti a una nuova pagina di ricostruzione civile e di sviluppo per l’Italia, di cui noi democratici vogliamo essere protagonisti. Il ‘big bluff’ è quello del governo Berlusconi, che ci ha portato sull’orlo del burrone e che speriamo sia arrivato davvero alla fine”.

 

cit. Stefano Fassina Responsabile Nazionale Economia e Lavoro Partito Democratico

“Più che un “Big bang” si preannuncia un “Big bluff” l’incontro alla Stazione Leopolda. Che noia, ragazzi. Matteo Renzi riscalda la solita ministra: ripropone come innovative ricette ideologiche vecchie di 20 anni e clamorosamente fallite. Se Matteo si fosse nella sua vita confrontato almeno una volta con il mondo del lavoro vero, oltre che con la carriera politica, avrebbe capito che favorire il licenziamento dei padri non aiuta affatto i figli, ma fa stare tutti peggio. Ma è possibile che l’orizzonte dei progressisti debba coincidere con il mix oggi di moda sui grandi media moderati: giovanilismo a volontà, più antipolitica, più una bella dose di retorica sulla flessibilità del lavoro? Dai Matteo, un po’ di fantasia. La realtà va da un’altra parte.”