Il mistero del metanodotto Galsi. Pd e Verdi: “Passerà in Sardegna?”

Il mistero del metanodotto Galsi. Pd e Verdi: “Passerà in Sardegna?”

Interrogazioni al Senato e alla Camera dopo l’accordo fra Italia e Algeria

Il governatore Christian Solinas ha fatto sapere di aver sollecitato al ministro all’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, un nuovo Decreto energia, per consentire «alla Sardegna di essere protagonista sul proprio territorio» e «non emarginata come lo è stata dal precedente governo Draghi». Però, nel frattempo, sono il Pd e l`Alleanza Sinistra-Verdi, con i parlamentari Marco Meloni e Francesca Ghirra, a sollecitare chiarezza sul progetto Galsi, il futuro gasdotto Algeria-Italia. «Passerà o meno anche in Sardegna?» è la domanda rivolta dal senatore e dalla deputata alla premier Giorgia Meloni, perché «finora, visto che non ci sono state conferme ufficiali, ancora non s’è capito quale dovrebbe essere il tracciato».

Chiarimenti pretesi. Secondo Marco Meloni «Al momento – si legge nell’interrogazione che ha presentato al Senato – nessuno ha idea di quale futuro possa esserci per il Galsi, mentre pende ancora, davanti al Consiglio di Stato, il contenzioso fra la Regione e il Governo sul precedente Decreto. Decreto, va ricordato, che prevede l’approvvigionamento del metano attraverso navi gasiere. Non si capisce, a questo punto, se invece il nuovo Governo abbia intenzione di modificare, e in quale modo, il Decreto oggetto del ricorso della Regione, ma che comunque sin da ora appare in netto contrasto con il presunto riavvio del Galsi».

Anche per la deputata Ghirra «il progetto del metadonotto è ormai superato e – sottolinea dopo aver presentato un’interrogazione alla Camera – che il Governo di centrodestra farebbe meglio a investire in Sardegna sulle energie rinnovabili, nel rispetto integrale del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, evitando nuove forme di colonialismo».

Soliti ritardi. «È curioso – scrive Silvio Lai, deputato del Pd – che, in questi giorni, il governatore Solinas sia impegnato in tardivo giro nei ministeri, rivendicando il protagonismo della Regione, quando finora e più volte s’è fatto sempre scavalcare dal Governo per tutte le decisioni che riguardano le politiche energetiche della Sardegna».