Il nuovo regime delle entrate è patrimono di tutti i sardi

Il nuovo regime delle entrate con i suoi effetti va difeso con grande determinazione, perché è un patrimonio di tutti i sardi.

La Giunta Regionale ha riconosciuto il nuovo regime delle entrate, nonostante alcuni esponenti del centro-destra affermassero negli scorsi anni il contrario, iscrivendo le somme previste nel nuovo art. 8 dello Statuto.

Il bilancio dello Stato sembra, però, non prevedere queste nuove entrate; siamo certi che la legge che le istituisce sia indiscutibile, che non siano indispensabili norme di attuazione, e che queste possano eventualmente essere scritte rapidamente. Al di là di contese su questioni marginali, il PD ritiene che la difesa del nuovo regime di entrate è compito di tutte le istituzioni, a prescindere dalle appartenenze.

Per questo come PD proponiamo un costante impegno comune dei parlamentare della Sardegna, anche, qualora servissero, con emendamenti unitari sottoscritti da PD, IDV,UDC e PDL, affinché anche nel bilancio dello Stato sia riconosciuto, dopo i tre anni di transizione, il nuovo regime di entrate, conquistato unitariamente dalla Sardegna.

Allo stesso modo va condotta una battaglia comune per la irrinunciabile revisione del patto di stabilità tra Governo e Regione che deve consentire di poter spendere tutte le risorse a disposizione. Senza questa modifica da parte del Governo nazionale è impossibile che gli effetti positivi delle nuove entrate possano ricadere in tempi rapidi sui cittadini sardi e sulle politiche di sviluppo.

La revisione del Patto di stabilità non può essere ridotto da Stato e Regione a un fatto tecnico-amministrativo ma deve assumere dimensione e profilo politico.

Il PD ritiene che il successo in merito alla revisione del patto di stabilità dipenderà anche dalla capacità del Consiglio Regionale di fare scelte strategiche importanti già dalla finanziaria in discussione.

La proposta che noi facciamo è quella di rivedere il patto di stabilità Stato – Regione non sulla base della quantità di risorse disponibili e di una spesa generica da aumentare, bensì motivandolo sulla base della grave crisi socio economica che investe la Sardegna in modo drammatico e indicando la scelta di vincolare le risorse “liberate” su precise politiche e ambiti progettuali specifici.

Solo così il Governo nazionale può essere messo di fronte alla nuova “Vertenza Sardegna”, ad una emergenza specifica tra le tante emergenze che ci sono nel Paese.

Il PD sarà al fianco delle Istituzioni autonomistiche della Sardegna in una forte mobilitazione popolare pari a quella messa in campo per la battaglia sulle entrate.