In campo la squadra dei democratici

In campo la squadra dei democratici

Sorridono tutti, come al primo giorno di scuola. Sorride il solitamente imbronciato Andrea Orlando. Sorride il mugugnone Mario Tullo. Ride la storica leader della Cgil Anna Giacobbe, catapultata al numero due della lista, prima di Tullo, prima di Lorenzo Basso, dietro al solo Orlando. Sorridono persino quelli che non verranno eletti-Marina Costa, Sara Di Paolo, Alessandro De Venuto, Carla Olivari Flick – ma che, comunque, come cantava Gaber nel “Riccardo”, “fa la riserva però in serie A”. E` una bella squadra – metà uomini e metà donne, ventuno su ventiquattro scelti dalle Primarie – quella che – con orgoglio incontenibile-il segretario regionale del Pd Lorenzo Basso presenta ai giornalisti. Squadra nuova, soprattutto: a parte Orlando, Tullo, la Pinotti e l`esperta Raffaella Mariani, gli altri che verranno probabilmente eletti in Parlamento (la sindacalista Anna Giacobbe, il giovane segretario Lorenzo Basso, l`esperto in Università e tecnologie Marco Meloni, la preside di scuola Mara Carocci, il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino, la leader anti- camorra Donatella Albano, il sindaco di Sarzana Massimo Caleo, il professore di economia Paolo Guerrieri) sono tutti nuovi. E` una squadra che copre l`intera Liguria: «Nessun’ altra forza politica – puntualizza il capolista Andrea Orlando – sarà in grado di garantire eletti a tutti e quattro i capoluoghi liguri. E` nostro motivo d`orgoglio, come lo è pure l` assoluta parità di genere». Lorenzo Basso – che per primo, tra i segretari regionali a livello nazionale, ha giocato la carta delle Primarie per gli eletti al Parlamento e, forse inaspettatamente, ha visto poi tutto il partito dargli effettivamente retta sintetizza così: «Siamo un grande partito popolare, chiamato a ricostruire il Paese degradato dagli anni di Berlusconi e provato dalle cure di emergenza somministrate da Monti. Proprio perché siamo un partito popolare abbiamo scelto un percorso verso le elezioni basato sulla più ampia parte cip azione popolare: tre milioni di italiani hanno scelto il nostro candidato premier, un milione di persone – e ben trentamila in Liguria – hanno scelto i nostri candidati». E le polemiche sui paracadutati? Il Pd ligure, ribadisce Basso, «è soddisfatto delle liste. Siamo riusciti ad ottenere tre importanti risultati nella composizione dell`elenco dei dodici parlamentari effettivamente eleggibili: la riduzione da quattro a tre dei parlamentari indicati dal Pd nazionale, l`indicazione di due liguri (vincitori delle Primarie nei rispettivi collegi) come capi- lista e le qualità e le competenze dei tre candidati indicati da Roma: avevamo chiesto personalità con competenze utili al servizio della Liguria e siamo stati esauditi». I volti nuovi sono loro tre e la capolista in Senato Donatella Albano (imperiese, da anni impegnata nella lotta alle mafie nel Ponente ligure, territorio infido per il Pd e tuttora feudo di Scajola) . I tre paracadutati si presentano: Raffaella Mariani, geologa, è una secchiona, sempre presente in aula, capogruppo Pd in Commissione infrastrutture e territorio (che poi sono i punti deboli della Liguria). Marco Meloni è un sardo quarantenne, responsabile nazionale Pd per la Ricerca e l`Innovazione (e potrà dare una mano per risolvere il pasticciaccio di Erzelli: ieri ha già incontrato Cingolani, De Ferrari e Claudio Burlando). Paolo Guerrieri è docente di fama internazionale, tra i più ascoltati consiglieri economici di Bersani.