In Trexenta, Sarcidano, Gerrei e Barbagia di Seulo
Viaggiare per i paesi della provincia è un modo per fare della campagna elettorale quello che si deve fare: parlare chiaro, spiegare ciò che, con il centrosinistra, abbiamo realizzato in questi anni di governo regionale, ascoltare, assumere pubblicamente impegni precisi. In prima persona.
Senorbì – h 16.00
La Trexenta, una roccaforte del centrodestra dove per sessant’anni una classe politica miope e irresponsabile ha costruito consenso sulla pratica di una «agricoltura come assistenza», come raccontano i promotori del comitato Volontari per Soru. L’incontro, aperto da Moreno Pisano, studente universitario, è stato l’occasione per condividere idee e strategie sulla campagna elettorale e per rilanciare l’azione riformista che ha caratterizzato gli anni appena trascorsi. Nelle istituzioni, riconfermando Renato Soru alla guida della Regione. E nella società, dando compimento al processo costituente del Partito Democratico. Emerge con chiarezza, nel susseguirsi delle iniziative e dei dibattiti, la volontà dei cittadini di discutere in modo approfondito le scelte che riguardano la comunità. Per questo dobbiamo garantire un’organizzazione forte e radicata sui territori, che offra con continuità spazi di confronto, di iniziativa politica, di selezione trasparente dei nostri rappresentanti. È il PD. È, per me, un impegno.
Isili – h 17:30
Una breve chiacchierata per inaugurare, insieme ai candidati locali della coalizione di centrosinistra, la sede del comitato locale Volontari per Soru. La giunta Soru ha dimostrato in questi anni una speciale attenzione per i territori dell’interno dell’isola, volta ad armonizzare il loro sviluppo con quello delle aree costiere. Una sensibilità confermata in questa tornata elettorale dalla candidatura di Andrea Murgia, mio coetaneo funzionario della Commissione europea e candidato nella lista regionale “La Sardegna che cambia – Soru Presidente”, presente all’incontro. Una scelta significativa, che potrebbe garantire la presenza in Consiglio regionale di un preparato e attento rappresentante dei piccoli comuni del territorio.
Villanovatulo – h 18.30
All’incontro, promosso insieme ad Andrea Lai, sindaco di Villanovatulo, Andrea Murgia, Ombretta Ladu e Giulio Lampis, dirigenti regionali del PD eletti alle primarie del 14 ottobre 2007, partecipano un gran numero di giovani e di donne. Un dato non sempre frequente, che dimostra la vivacità di un paese in crescita demografica, nonostante la tendenza allo spopolamento che ancora caratterizza la zona, e di una amministrazione comunale che – ha puntualizzato il sindaco – conta ben tre ventiseienni in giunta. Le politiche a vantaggio delle giovani generazioni, volte a liberare le loro energie per garantire lo sviluppo dell’intera comunità, devono essere la priorità della Regione, insieme alle misure per attenuare e superare la crisi economica in corso e al completamento della riorganizzazione dei servizi e delle infrastrutture territoriali, per realizzare un sistema regionale pienamente funzionale. Garantire la copertura totale dell’adsl; valorizzare le tradizioni e i prodotti tradizionali, spesso esclusivi; progettare strumenti di fiscalità di vantaggio per le zone rurali analoghi a quelli attualmente disposti dall’Ue per le Zone Franche Urbane. Sono solo alcuni dei nodi affrontati durante il dibattito. Con un unico obiettivo: scommettere sulle potenzialità e sulle vocazioni dei territori.
Territori che – ha ricordato Andrea Murgia – potranno fruire di un eccellente strumento di programmazione dello sviluppo dell’agricoltura, il Piano di Sviluppo Rurale, che può contare su 1 miliardo e 252 milioni di risorse pubbliche per il rilancio del settore. Un programma valutato tra i migliori dall’Unione europea, e che potrà essere attuato al meglio grazie alla razionalizzazione delle funzioni e delle competenze realizzata in questa legislatura con la riforma degli enti agricoli.
Programmi ambiziosi, dunque, ma oggi del tutto attuabili grazie al risanamento finanziario portato a termine dall’amministrazione Soru e al nuovo patto sulle entrate siglato tra la Regione e il governo Prodi. Dal 2010 la Sardegna potrà disporre, infatti, di circa 2,5 miliardi di euro all’anno, da investire per il suo sviluppo. Una disponibilità di risorse proprie, conquistata grazie alla ferma rivendicazione dei diritti sanciti dall’Autonomia, che può e deve aprire una svolta epocale, se si pensa che nel 2004 la Regione poteva disporre di soli 35 milioni.
Guarda il video dell’incontro a Villanova Tulo.
Oggi Nurallao, Nuragus, Gergei, Seulo ed Escalaplano. Per incontrare, spiegare, ascoltare, attivare. La Sardegna che guarda avanti.