L’area metropolitana di Cagliari: trasporti e funzionalità dei servizi

L’incontro di Sinnai conferma l’importanza di una campagna elettorale che mette al centro il dibattito e l’incontro. Di una campagna in cui prevale la discussione nel merito delle politiche e dei problemi reali. Nella quale chi, come me in questo momento, si propone agli altri per rappresentarli nelle istituzioni può assumere pubblicamente impegni precisi.

Alcuni punti fermi sono emersi durante il vivace dibattito che, dopo gli interventi dei relatori, si è sviluppato nel salone gremito del comitato “Marco Meloni con Soru”di Sinnai. L’impegno per costruire con il Partito Democratico costanti occasioni di incontro e di partecipazione attiva nei territori; ad aderire con lealtà al programma della coalizione guidata da Renato Soru; la garanzia di azioni concrete per rendere più equo e razionale l’impiego delle risorse pubbliche e di una gestione trasparente di quelle destinate alla mia attività politica.

Le difficoltà dell’area metropolitana di Cagliari, non abbastanza coesa nella percezione dei cittadini e della politica e penalizzata da una distribuzionale dei servizi non funzionale, sono state il banco di prova di una discussione franca e attenta. I limiti del sistema metropolitano dei trasporti pubblici, in particolare, condizionano pesantemente la qualità della vita dei cittadini dell’hinterland. Completare i progetti avviati dalla Regione nella scorsa legislatura – dalla metropolitana leggera al rinnovo del parco macchine dell’arst, alla legge di riordino dei trasporti – vuol dire, con le parole di Stefano Zedda, tra i promotori del comitato cittadino e del dibattito, «restituire due ore al giorno alle 7500 persone che quotidianamente si spostano a Cagliari da Sinnai, Settimo S.Pietro, Maracalagonis».

Sandro Broccia, Assessore ai trasportiLa Regione guidata da Renato Soru ha avviato una radicale azione di riforma del sistema regionale dei trasporti, ponendo fine agli sprechi e alle inefficienze di quello che Sandro Broccia, assessore regionale ai trasporti, ha definito il «sostanziale non governo della mobilità» delle amministrazioni regionali succedutesi fino al 2004. La legge di riforma del trasporto pubblico, in vigore dal 2006, assegna alle province e ai comuni il compito di definire i sistemi dei trasporti locali e pone così le basi per una razionalizzazione dell’impiego delle risorse pubbliche e per il miglioramento dei servizi. In meno di cinque anni siamo passati da un sistema in cui «la Regione spendeva 80 mila euro l’anno per un servizio di trasporto pubblico nell’isola dell’Asinara, dove non abita nessuno», ad uno nel quale essa investe in tecnologie di trasporto efficienti, rapide, poco inquinanti e nel miglioramento dell’amministrazione. Ad oggi, stante la forte diminuzione complessiva del numero dei dipendenti regionali, «l’Assessorato ai Trasporti ha assunto con concorso dieci ingegneri trasportisti. Non ce n’era nemmeno uno nel 2004.

Sul tema dei trasporti, e in particolare dei progetti per l’area metropolitana di Cagliari, è grande la differenza tra le impostazioni programmatiche del centrosinistra quelle del centrodestra. In più occasioni – per ultima la recentissima bocciatura dell’accordo di programma per la costruzione del campus universitario – le chiusure e le miopie dell’amministrazione comunale cagliaritana, di centrodestra, hanno rallentato i piani di sviluppo della città e di integrazione funzionale dell’hinterland, impedendo lo sviluppo necessario perché questa conurbazione assuma pienamente il ruolo di perno del sistema regionale che le compete. È grande la differenza tra chi progetta di investire in un sistema integrato della mobilità regionale – che prevede un efficiente servizio pubblico, il miglioramento delle ferrovie, la messa in sicurezza e l’ampliamento della rete stradale – e chi genericamente, come nel programma elettorale del centrodestra, promette più strade. È grande la differenza tra il progetto avviato dalla Regione di metropolitana leggera – un investimento sostenibile di 400 milioni di euro per 37 km di linea, che permetterà a oltre 400 mila persone di tutti i comuni dell’hinterland di raggiungere in tempi brevi il centro di Cagliari, gli ospedali, l’aeroporto – e quello del centrodestra di una costosissima metropolitana sotterranea, di 17 Km per oltre 1miliardo e 200milioni di euro, sproporzionata rispetto alle reali esigenze del traffico e limitata a pochi comuni dell’hinterland.

Il centrosinistra, per la capacità di leggere la realtà e di individuare e sciogliere i nodi dello sviluppo, dimostra nel merito dei problemi e dei progetti concreti la distanza che lo separa dal centrodestra. Come ha ricordato Costantino Palmas, sindaco di Settimo S. Pietro, occorre proseguire il percorso avviato, con il coraggio già dimostrato dal Governo Soru di mettere in discussione i tradizionali nodi di potere, e di privilegiare il merito e le competenze.

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Gli ospiti dell'incontro a Sinnai Il pubblico di Sinnai Marco Meloni a Sinnai Marco Meloni e Costantino Palmas, sindaco di Settimo S. Pietro