Basta provocazioni, Fassina rinunci allo sciopero Fiom
“Non si trattasse di una questione cruciale, che ha a che vedere con la credibilità e con il futuro stesso del Partito Democratico, potremmo archiviare le quotidiane esternazioni di Stefano Fassina nel novero delle provocazioni. Poiché, invece, il tema è centrale ed esiste il rischio di snaturare il progetto politico del PD, occorre parlarne. La partecipazione alla manifestazione della FIOM, annunciata dal responsabile economico del mio partito, va ben oltre le discutibili scomuniche dei giorni scorsi. A Fassina, che oggi ha dichiarato che probabilmente parteciperà ‘perché i motivi sono giusti’, chiedo di ripensarci. La ragione è semplice: come sa benissimo, le posizioni della Fiom sono radicalmente (e legittimamente) antagoniste nei confronti di un governo che il PD sostiene. Dunque, poiché ritenere che le posizioni della Fiom siano giuste e allo stesso tempo sostenere il governo è impossibile, e dal momento che il suo ruolo gli impedisce di partecipare a titolo personale, eviti di farlo e di minare la credibilità del partito. L’invito che rivolgo a Fassina è di rispettare, a maggior ragione in una fase di confronto assai delicato tra esecutivo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, il sacrosanto principio dell’autonomia della politica del sindacato e del sindacato dalla politica. Oltreché di operare per unire il Partito Democratico attorno al sostegno al governo guidato da Mario Monti”.
Lo dichiara Marco Meloni, componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, sul sito di TrecentoSessanta, l’Associazione di Enrico Letta.