Le primarie per legge per i vertici degli esecutivi e i parlamentari: il mio emendamento alla legge sui partiti

Le primarie per legge per i vertici degli esecutivi e i parlamentari: il mio emendamento alla legge sui partiti

Intervento in Aula, Camera dei Deputati, 7 giugno 2016 

 

Grazie Presidente.

Io credo che una legge sui partiti che non interviene sulla modalità di selezione dei candidati alle cariche monocratiche e nelle posizioni bloccate delle liste, per esempio con riferimento ai capilista dell’Italicum, è inevitabilmente monca, priva di anima.

Con questo emendamento chiediamo di riconsegnare ai cittadini il potere di scegliere i candidati a sindaco, a presidente della regione e i capilista dell’Italicum; un potere che ora permane in mano ai capi dei partiti, o agli elettori delle primarie per i partiti che le fanno, e penso che l’unico caso sia quello del Partito Democratico. Un potere che noi vogliamo riconsegnare ai cittadini. E le primarie disciplinate per legge sono la via migliore per ottenere questo risultato e sono la via migliore per colmare il divario tra rappresentanti e rappresentati. Con riferimento all’Italicum, sono la via migliore per consegnare all’Italia un Parlamento più forte perché più libero; più forte in quanto più libero e più rappresentativo. Che le primarie siano fondamentali sta scritto nel DNA del nostro partito, il Partito Democratico, che le ha introdotte per primo in Italia e in Europa. E che sia necessario che siano pubbliche e statali lo dice l’esperienza internazionale, lo dicono molti studiosi, ma lo dice soprattutto la cronaca. E la cronaca è questa: uno strumento di partecipazione, capace di ridare credibilità alla politica e alle istituzioni sta conducendo all’esito opposto. È inutile che citi esempi, li conosciamo tutti. Le primarie danno più libertà ai parlamentari e più diritti ai cittadini. Per questo io chiedo che sia votato questo articolo aggiuntivo, perché ci assumiamo tutti una responsabilità. Chiedo che quest’Aula voti liberamente e lo chiedo anzitutto ai tanti colleghi che hanno sottoscritto una proposta di legge che viene riprodotta in questo articolo aggiuntivo e che è la prima tra le proposte che vengono discusse congiuntamente in questo provvedimento. Se, come mi sento di pronosticare visti i pareri – contrari – del governo, del relatore di maggioranza e di quelli di minoranza, il voto di questa Camera sarà contrario, ovviamente ne prenderemo atto, ma andremo avanti con questa battaglia che consideriamo decisiva per rafforzare la rappresentatività del Parlamento e più in generale la nostra democrazia. È una battaglia che va condotta “qui e ora”, in questo momento, perché le prossime elezioni siano celebrate in maniera tale da assicurare ai cittadini di scegliere liberamente e direttamente i propri rappresentanti.