Marco Meloni a Omnibus Notte, La7
Marco Meloni è stato ospite di Omnibus Notte, su La7, il 10 aprile. Tra i temi toccati l’elezione del Capo dello Stato, la formazione del governo, il rapporto con gli eletti del MoVimento 5 stelle.
QUIRINALE. Stiamo affrontando una scelta decisiva come l’elezione del Capo dello stato con molta lungimiranza, ci accompagnerà per 7 anni e abbiamo visto come sono delicate le funzioni che svolge. Per questo è necessario dialogare in maniera trasparente con tutte le coalizioni parlamentari a partire dalla coalizione arrivata seconda alle elezioni per numero di voti guidata da Berlusconi. Vogliamo un Capo dello Stato eletto dalla parte più ampia del parlamento. Quella del governo è una questione distinta.
GOVERNO.Fare un governo è urgente, noi abbiamo fatto una proposta incontrando tutte le forze ma deve essere un governo di cambaimento non di stagnazione come è stato Monti nell’ultimo anno,quando c’era divergenza tra le forze che lo sostenevano bloccando i provvedimenti. Noi vogliamo rappresentare anche gli elettori che m5s non sta rappresentando provando a bloccare il parlamento. Votano contro la conversione del decreto dei pagamenti sulla PA da parte della Commissione parlamentare, legittimo ma vuol dire che il parlamento non parte. Ma votare con questa legge elettorale ci riporta alla condizione attuale.
M5S. Grillo usa un linguaggio di una violenza insopportabile, la demolizione delle istituzioni democratiche vuol dire la demolizione del benessere degli itlaiani. Ha preos il 25 e dall’altra parte c’è il 75%, per ora i parlamentari stanno occupando il Parlamento, bloccano per demolire meglio tutto ma si stanno rifiutando di entrare in un meccanismo democratico in cui vengono chiamati a delle responsabilità. Davvero sono stati votati con l’intenzione di distruggere tutto? Loro fanno parte della politica e delle istituzioni e in 40 giorni hanno dimostrato che molto di ciò che si ripromettevano di fare non lo stanno facendo. Siamo tutti investiti dal voto popolare i 5 stelle devono avere l’umiltà e la disponibilità di confrontarsi con le altre forze politiche e con i giornalisti.