Università: PD, Bene Fini su risorse, ma DDL è sbagliato

“Sulle risorse per l’Università il Presidente Fini dice cose ragionevoli, le stesse che il Partito Democratico sostiene da mesi: una riforma fondata su un enorme taglio agli investimenti e’ impossibile. Ma sia chiaro: questo provvedimento è la conseguenza della scelta di ridimensionare l’Università’, e senza mutamenti radicali non può essere la base per un suo rilancio”. Lo afferma Marco Meloni della segreteria del Pd, responsabile Università e Ricerca. “Quanto alle posizioni da professore associato che il ministro Gelmini ha provato ad attivare, prontamente smentita da Tremonti, non vorremmo che Fini facesse lo stesso errore nel quale altri sono incorsi nei giorni scorsi: e’ una norma sbagliata e inutile, da sola, a risolvere il problema del reclutamento dei nuovi docenti in base al merito, perché di fatto si rivolge solo a una piccola parte di ricercatori a tempo indeterminato, senza nessuno spazio per i nuovi ingressi nella carriera docente”, prosegue Meloni. “Il Ddl Gelmini condurrebbe a dimezzare i docenti in ruolo e a mandare via con un bel calcio decine di migliaia di precari, senza dar loro alcuna opportunità di misurarsi con le attività didattiche e di ricerca affidate a un numero di precari ben più ampio di adesso, in attesa da 20 anni di contratti, senza diritti né opportunità. Così non si selezionano affatto i docenti in base al merito ma si riduce soltanto la qualità dell’Università. Per queste ragioni il Ddl Gelmini deve essere radicalmente cambiato, come chiederemo al Parlamento”, conclude la nota. (ANSA).