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Enrico Letta definisce “fantasia” il ticket con Speranza al Congresso Pd, ma lavora da “riserva della Repubblica”

27 Maggio 2016
Marco Meloni spiega a proposito del posizionamento di Letta: "Il messaggio è che questo approccio del premier divide e non unisce. Renzi divide anche quando non ce ne è bisogno"
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Dubito ergo decido. Un metodo per rafforzare leadership e democrazia

27 Maggio 2016
Tratto da “Arel – La rivista 2/2016” «I know of only one way in which you can be sure you’ve...
SdPIncontra Cagliari sull'Unione Sarda

Unione Sarda – Universitari a “Scuola di politiche” per imparare a governare il futuro

18 Maggio 2016
L’articolo di Andrea Artizzu per L’Unione Sarda (Cronaca Cagliari, pagina 19) con il racconto della presentazione cagliaritana di Scuola di...
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La Stabilità renziana: populismo e propaganda fanno bene all’Italia (e al Pd)?

5 Novembre 2015
La legge di Stabilità è l'emblema di due tratti del renzismo al potere ormai chiari, e assai preoccupanti: il contrasto al populismo con una cura omeopatica, e l'alterazione della realtà oggettiva dei fatti, sostituita da una potente propaganda. Parto da alcuni esempi, riferiti a notizie delle ultime settimane.
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Rincorrere il consenso effimero

9 Ottobre 2015
Il DEF aggiornato aumenta (fino all’1% rispetto al PIL) il deficit, rimanda di un anno il pareggio di bilancio, allenta la spending review. Con l’economia che riparte e la situazione internazionale comunque incerta anzitutto dovremmo – come ci chiede la BCE – ridurre l’enorme debito pubblico. Tanto più se poi il deficit serve a finanziare l’eliminazione della tassazione sugli immobili (anche per i ricchi) e non a ridurre stabilmente le tasse sul lavoro. Ridurre la pressione fiscale è necessario: ma si dovrebbe fare riducendo le spese e non col deficit, e abbassando le tasse che frenano competitività e occupazione. La manovra sembra essere rivolta più a un consenso effimero finanziato indebitandoci che ad aumentare la fiducia e la credibilità dell’Italia, fondamentali per una durevole crescita economica.
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Ma sul serio volete un altro Parlamento di nominati? Perché firmo il referendum contro i capilista bloccati

24 Settembre 2015
Cerchiamo un tavolino, cerchiamo su referendum.possibile.com le informazioni necessarie, e andiamo a firmare per il referendum. È un appello che sento di rivolgere in particolare ai tanti - a cominciare dai colleghi parlamentari del Pd - che nei mesi scorsi hanno espresso riserve e perplessità sui capilista bloccati del "Porcellinum": un nostro, un vostro gesto concreto può valere a riconsegnare ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i loro rappresentanti in Parlamento, come già fanno per il Consiglio comunale, il Consiglio regionale, il Parlamento europeo. Non perdiamo, non perdete, questa occasione così preziosa per la nostra democrazia.
Azzolini

Il caso Azzollini, il Pd e la legalità. Sono riusciti a cambiarci?

5 Agosto 2015
La vicenda Azzollini è l'ennesimo atto di una deriva ormai sotto gli occhi di tutti. Quella di un Pd che non ha un'idea chiara sui temi fondamentali dell'Italia (per non parlare di Europa). Insegue gli eventi, cercando a posteriori una giustificazione o un rimedio a comportamenti contraddittori o sbagliati (è il caso delle pur ragionevoli considerazioni espresse poche ore fa dal ministro Orlando). Nelle (rare) occasioni in cui prova a definirla, questa idea è - per citare un memorabile Corrado Guzzanti - "sbagliata".
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Troppe differenze tra atenei, a rimetterci sono i migliori

27 Luglio 2015
Atenei di serie A e serie B, emergenze del nostro sistema universitario, scelta dell'università e un sistema concorsuale moderno ed efficiente: gli argomenti dell'intervista che ho rilasciato a Valeria Melloni per Il Giorno-Il Resto del Carlino-la Nazione del 25 luglio 2015
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Voto di laurea e dintorni: la riforma dei concorsi per premiare i meritevoli

20 Luglio 2015
Le polemiche intorno all'approvazione di una riforma possono condurre a due esiti: favorirne la conoscenza e migliorarne il contenuto, oppure fermare qualsiasi innovazione. Quando si tratta di università e valore del titolo di studio, la probabilità che prevalga il secondo esito è elevatissima. Stavolta siamo riusciti - tutti insieme, Parlamento e governo - a far prevalere il primo approccio.
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Quando perdersi fa perdere. Appunti per la Direzione del PD

5 Giugno 2015
“Si vince insieme, si perde da soli”: la regola è nota agli allenatori di calcio e ai segretari di partito. L’attuale segretario del PD rivoluziona il concetto: egli è l’artefice delle vittorie (vedi le Europee 2014), ma le sconfitte sono solo responsabilità altrui.
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Un nuovo testo con più eletti dai cittadini. A quel punto diremo sì alla fiducia al Senato

28 Aprile 2015
in questa intervista a La Stampa ribadisco le ragioni per cui è necessario modificare la legge elettorale. Si potrebbe farlo persino con una legge separata per le primarie (ho presentato la proposta), in ogni caso una legge con una maggioranza ampia si può approvare in poche settimane.
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Italicum, Marco Meloni (Pd): Legge sbagliata, pronti al Referendum per abrogare i capilista bloccati

21 Aprile 2015
Impedire a tutti (allora) o alla grande maggioranza degli elettori (oggi) di scegliere direttamente i parlamentari è un errore gravissimo. Significa non aver compreso che il Porcellum con le liste bloccate ha aperto una voragine tra Parlamento e cittadini: questo ed altro nell'intervista che ho rilasciato a Marco Esposito il 21 aprile per Giornalettismo.com
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Meloni epurato da Renzi: «Pronti al referendum»

21 Aprile 2015
La mia intervista rilasciata a L'Unione Sarda di oggi, in cui rispondo alle domande di Giuseppe Meloni su sulla mia sostituzione e quella di altri colleghi nella I Commissione e soprattutto sulla legge elettorale, sulla sua approvazione e su ciò che dovrebbe essere cambiato.
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Quella legge è una porcheria. Risponderemo col referendum

21 Aprile 2015
Le mie dichiarazioni nell'intervista a Qn del 21 aprile, dopo la mia sostituzione nella prima commissione: "Mi sembra una prova di forza, ma l’errore peggiore è un altro, la legge elettorale. L’Italicum è un Porcellum leggermente modificato".
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Zone franche urbane, ci sono le risorse

29 Dicembre 2014
Zone Franche Urbane: continua il lavoro e la vigilanza da parte di Marco Meloni perché vengano istituite il prima possibile, il quale dichiara in questo articolo de L'Unione Sarda che <<è necessario che le strutture ministeriali adottino immediatamente gli ultimi provvedimenti necessari e che la Regione sarda, facendo seguito all'impegno assunto nelle scorse settimane dall'assessore Paci, affianchi il proprio intervento alle risorse statali»
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