Nasce Sardegna Democratica

“L’invito vero, oggi, non è il mio, è il vostro, siete voi che avete invitato me. È a quest’invito che oggi, tutti assieme, abbiamo aderito”. Renato Soru lo ha detto tra gli applausi, sabato pomeriggio, nell’affollatissima sala del Rosy Hotel di Sanluri. Almeno 2.000 persone sono arrivate da tutta la Sardegna per cominciare insieme il percorso dell’associazione Sardegna Democratica, “non una corrente del Pd, ma un punto d’incontro per coloro che si vogliono impegnare per il bene comune”, come ha spiegato. “È nella tradizione dei partiti e della società sarda associarsi, con l’obiettivo della promozione della cultura politica. Un’associazione aperta a tutti, per incontrarsi, per dibattere sui temi che ci stanno a cuore e su quanto avviene nel nostro territorio. Leggendo i vostri commenti, ascoltando i vostri suggerimenti, mi verrebbe da dire ‘iscrivetevi tutti al Pd, ne sarei felice’, come sono stato felice di aver sentito che Prodi ha rinnovato la tessera. Non riesco neppure ad immaginare la deriva per la Sardegna e l’Italia se il progetto del Pd fallisse: spero vada avanti e voglio lavorare lealmente perché vada avanti”.

“Durante la campagna elettorale – ha proseguito Renato Soru – il candidato presidente è in prima fila ed è ovvio che sia il simbolo di una moltitudine. Ma ora credo sia arrivato il momento di spersonalizzare, parliamo di programmi politici, non personali. Vorrei che il mio sito non avesse più il mio nome, ma il nome dell’associazione: come in una grande comunità di amici, non va bene incontrarsi a casa di uno solo, ci vuole una casa più grande, che sia di tutti. Una rivista telematica che sia la casa di tutti quelli che vogliono aderire e che ci aiuti ad coordinarci. Occorre che vi organizziate provincia per provincia, comune per comune, che individuiate dei luoghi dove potete trovarvi insieme per discutere e dove possiamo incontrarci”.

Tantissimi sono stati gli interventi sul palco e due sono le aree di lavoro proposte da Renato Soru per l’associazione, “da un lato i grandi temi di discussione come l’ambiente, il lavoro, la sanità, la scuola e dall’altro le tematiche legate ai territori, per monitorare cosa farà questa Regione che vuole riportare la Sardegna nel passato”.

fonte: www.renatosoru.it