Norme a favore della famiglia

La presente proposta di legge vuole colmare il vuoto legislativo intorno a un soggetto cui riconoscere il proprio ruolo istituzionale: la famiglia, dai proponenti ritenuta fondamentale per lo sviluppo e la crescita della società sarda. La famiglia deve riacquistare il ruolo centrale, riconosciuto dalla Carta costituzionale, che in questi ultimi anni è venuto meno a favore di un sistema che privilegia l’affermazione autosufficiente del singolo nel tentativo di ridurre la famiglia a un fatto essenzialmente privato o ridimensionato secondo un modello individualistico. Al contrario la famiglia, costituzionalmente definita “società naturale fondata sul matrimonio”, è una formazione sociale, un luogo di solidarietà e affetto, un progetto di vita duraturo, il cui vincolo, assunto pubblicamente e responsabilmente, è riconosciuto dallo Stato.

Dalle analisi più recenti emerge che in Italia la famiglia è il capitale sociale primario della società per almeno due motivi: primo, perché è a partire da essa che si genera la coesione del tessuto sociale nella sfera del lavoro, della partecipazione civica, dell’impegno pro-sociale, e non viceversa; secondo, perché diventa sempre più decisiva agli effetti della felicità delle singole persone, perché il benessere degli individui dipende maggiormente dal loro capitale sociale familiare. Non si può considerare esclusivamente come un soggetto di bisogni, un problema, ma come una risorsa da coltivare, da valorizzare affinché esprima tutte le sue potenzialità. È una risorsa perché accoglie la vita, perché forma l’individuo, perché eroga servizi alla persona, agli anziani, ai bambini, ai malati, ai portatori di handicap, perché cura l’educazione dei figli, svolgendo in tutti questi ambiti un ruolo primario, a volte non riconosciuto che, tuttavia, non può essere totalmente delegato ad altri soggetti.

La proposta di legge si sviluppa su tre livelli principali: in primo luogo, gli interventi volti a favorire la formazione di nuove famiglie con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli di carattere economico e al contempo fornire servizi che si avvicinino maggiormente alle loro necessità. Inoltre, si riconosce la famiglia come soggetto che si prende cura degli anziani e dei diversamente abili; in tal senso si prevedono misure che le garantiscano la libertà di scegliere i servizi di cura di cui avvalersi. Infine, se la famiglia è una risorsa, lo è ancora di più la famiglia numerosa, che viene riconosciuta e sostenuta attraverso un richiamo legislativo ad hoc e misure concrete di intervento, che non la riducano a una somma algebrica di individui, ma che tengano conto della sua specificità, prevista dalla stessa Costituzione.

Consapevoli che occorra promuovere e sostenere la famiglia anche con eventi culturalmente rilevanti, con la proposta di legge si istituisce il Festival internazionale della famiglia, da tenersi annualmente in Sardegna.

Tutti gli interventi di questa proposta di legge sono ispirati dal principio di sussidiarietà, non interventi assistenziali, ma misure volte a rendere la famiglia partner degli interventi e non un destinatario passivo; in quest’ottica si promuove l’associazionismo familiare che da un lato valorizzi e sostenga la famiglia nella sua vita interna, dall’altro le restituisca un ruolo sociale, pubblico e politicamente rilevante.

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