Opendata, meglio tardi che mai. Ma senza banda larga e smantellando PA non c’è futuro

Il portale data.gov.it aperto oggi, anche se con grande ritardo, è un’iniziativa che va nella direzione della condivisione e trasparenza dei dati, auspicata da sempre dal Partito Democratico e avviata proprio dalle amministrazioni di centrosinistra nel nostro Paese – dall’Emilia Romagna, alla Toscana e alla Sardegna – fino a centinaia di amministrazioni locali, province, comuni.

Certo, è paradossale che l’iniziativa arrivi da un governo che in 3 anni non ha mai investito seriamente sulla banda larga e sul wi-fi, le uniche autostrade informatiche che consentirebbero finalmente ai cittadini di poter usufruire realmente di questi dati in tempo utile. E lo è maggior ragione perché arriva in giorni in cui è sempre più chiaro che il DDL sviluppo è privo di qualsiasi risorsa e i tagli lineari previsti dal DDL stabilità privano il settore pubblico e chi vi lavora delle risorse basilari per il proprio funzionamento, con conseguenze facilmente intuibili sul funzionamento dei servizi essenziali per i cittadini, dalla sicurezza, al soccorso, alla salute.

Insomma, senza lo sviluppo di queste infrastrutture e con lo smantellamento dei servizi pubblici, siamo di fronte all’ennesima scatola vuota di Brunetta e Tremonti: intenzioni tante, effetti pratici nulli. Un motore ben progettato, la cui costruzione è ancora da completare, e comunque privo di benzina per marciare e di strade sulle quali viaggiare.