Osservatorio astronomico di Cagliari: no all’accorpamento con Bologna, mantenere la specificità della sede sarda

Osservatorio astronomico di Cagliari: no all’accorpamento con Bologna, mantenere la specificità della sede sarda

L’accorpamento dell’Osservatorio astronomico di Cagliari con quello di Bologna rischia di non portare razionalizzazione ed efficienza, ma soltanto la marginalizzazione di un’eccellenza sviluppata dalla Sardegna in questi anni, anche attraverso forti investimenti della Regione sarda, capace di attrarre cervelli e di costituire un gruppo di ricerca apprezzato a livello mondiale, in un contesto in cui la Sardegna, anche attraverso il Distretto Aerospaziale, può giocare un importante ruolo nella ricerca e nell’innovazione.

Le osservazioni del Radio Astronomy Visiting Committee del 31 gennaio 2015 non colgono queste esigenze, anche perché la presenza dell’Osservatorio astronomico di Cagliari è essenziale per il completamento delle attività del Sardinia Radio Telescope, che lo stesso comitato considera una priorità assoluta.

Dunque anzitutto è necessario evitare l’accorpamento dell’Osservatorio astronomico di Cagliari con un “blitz” che appare mortificante per il territorio e rischia di essere dispendioso, anziché ingenerare gli auspicati risparmi. In secondo luogo, domani presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Stefania Giannini, perché vigili sulle prospettive più opportune per il miglior funzionamento delle strutture di Cagliari e Bologna, verificando prioritariamente gli spazi per rafforzare il loro coordinamento, mantenendo e salvaguardando la specificità della sede sarda.

Leggi e scarica il testo dell’interrogazione