Pa, Meloni (Pd): bene Orsoni su direttiva antiparentopoli

“Oggi il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha annunciato una direttiva improntata alla trasparenza nelle assunzioni pubbliche. è un’iniziativa lodevole e da rilanciare con grande forza. Da un lato, la giunta Alemanno e gli scandali delle assunzioni per linea dinastica. Dall’altro, chi, come Orsoni, fa del rigore e del merito una bussola nella selezione dei dipendenti. Ecco, la differenza tra noi e loro. Nei fatti e non a chiacchiere”. Lo annuncia in una nota Marco Meloni, responsabile Pubblica Amministrazione nella segreteria nazionale del PD. “Più nel dettaglio – aggiunge Meloni – quella di Venezia è una buona pratica che fornisce l’occasione per riaffermare con chiarezza un principio sacrosanto, sancito dalla Costituzione e tradito nella prassi: le assunzioni e le progressioni di carriera presso tutte le pubbliche amministrazioni devono fondarsi su procedure trasparenti e fondate sul merito. Un principio che deve acquistare piena effettività ed estendersi a tutte le società pubbliche o a partecipazione pubblica. Il rispetto di questi principi, tuttavia, non può essere affidato alla buona volontà di singoli amministratori, che rischiano di essere delle mosche bianche.

Per questo al centro delle proposte del PD per il settore pubblico, che presenteremo all’Assemblea nazionale di venerdì e sabato prossimi, ci saranno le norme per ristabilire, con strumenti di legge, il vincolo a rispettare il principio costituzionale del concorso pubblico, e proposte concrete per garantirne l’effettività: concorsi unici con procedure affidate a un organismo esterno indipendente, dai quali le singole amministrazioni possono attingere il personale; limiti rigorosissimi per l’attivazione di rapporti atipici e divieto di ricorrere a somministrazione del personale; divieto di attivare contratti “precari” prima dell’esaurimento delle assunzioni di idonei in concorsi; mobilità nelle carriere fondata sul merito, riconoscendo le funzioni svolte in altre amministrazioni”. “Vogliamo spezzare una volta per tutte – prosegue – la spirale per cui nelle amministrazioni pubbliche si entra con contratti precari e senza selezioni trasparenti, cui succedono procedure di stabilizzazione, e illuminare l’oscurità che spesso fa delle amministrazioni pubbliche e ancor più di società pubbliche e parapubbliche un luogo di malapolitica, offendendo l’impegno di chi in buona fede studia e si prepara, e che ha diritto di andare avanti in base ai suoi meriti e non a protezioni o a metodi clientelari”. “Per questo – annuncia in conclusione – tutti gli amministratori locali del PD, una volta approvato il documento in Assemblea, si dovranno impegnare al rispetto di questi principi. Principi che nella decisioni della giunta Orsoni hanno trovato una prima, felice, applicazione”.