PA, non ci sarà più la valutazione su voto minimo di laurea
da Julie News del 17/7/2015
ROMA- Con un emendamento del Pd al ddl Pubblica Amministrazione, approvato dall’Aula della Camera è stato cancellato il requisito del voto minimo di laurea per la parteciapzione ai concorsi per accedere agli impieghi della Pubblica Amministrazione. Una proposta presentata dal deputato del Pd Marco Meloni, che ritiene che il voto di laurea, non può essere più un fattore di sbarramento per i concorsi.
La riforma ancora in discussione nell’Aula di Montecitorio, vede un’altra novità che rigurda i dirigenti. Nel caso in cui i dirigenti sono condannati per danno erariale, è prevista la revoca dell’incarico. Questo è quanto è stato proposto con un emendamento questa volta, del M5s, è prevista infatti una delega al governo per stabilire i casi in cui vi possa essere presenza di condotta dolosa, la condanna, anche non definitiva, della Corte dei Conti porta alla revoca dell’incarico o al suo mancato conferimento. Nello specifico, i provvedimenti saranno presi nei confronti di dirigenti che ricoprono posizioni a rischio corruzione.