Positivo l’impegno dei rettori a non aumentare le tasse universitarie

Positivo l’impegno dei rettori a non aumentare le tasse universitarie

È molto positivo l’impegno da parte degli atenei a non aumentare le tasse universitarie, assunto oggi su L’Unità dal presidente della Conferenza dei Rettori Marco Mancini. Viene fra l’altro confermato che le modifiche al decreto-legge richieste dal PD, impedendo qualsiasi aumento per gli studenti in corso con un reddito entro i 40mila euro e ponendo limiti precisi per gli eventuali incrementi ai fuoricorso, renderebbero sostanzialmente inutile l’innalzamento della tassazione ai fini del finanziamento degli atenei. Ora è possibile ragionare nel merito sul rilancio dell’università italiana senza la spada di Damocle della sostituzione del finanziamento ordinario con un ulteriore aggravio dei costi per gli studenti, già afflitti da una contribuzione tra le più alte d’Europa. Per aprire le porte dell’università a più studenti e non perdere alcune generazioni di ricercatori è necessario un cambiamento radicale rispetto alle politiche degli ultimi anni: anzitutto più equità e opportunità, con un forte aumento delle borse di studio e la riattivazione del reclutamento, sottoposto invece a nuovi vincoli. Al governo chiediamo di rigettare ogni ipotesi di ulteriore ridimensionamento delle risorse, già fortemente ridotte negli ultimi 4 anni e sensibilmente inferiori ai parametri europei. Per mantenere il sistema universitario italiano al passo con l’Europa è invece necessario riattivare gli investimenti e indirizzare le risorse disponibili, attraverso la valutazione e l’autonomia responsabile degli atenei, ai bisogni essenziali dell’università, a partire dai servizi agli studenti e dagli spazi per i giovani ricercatori.

Lo dichiara Marco Meloni, responsabile Università e ricerca del Partito Democratico.