Pubblicità sessiste: modifiche di facciata, destra smantella norma di civiltà.
L’emendamento che abrogava il divieto di pubblicità sessiste o discriminatorie sui cartelloni pubblicitari è stato riscritto, ma la nuova formulazione resta ispirata alla stessa logica. Infatti limita il divieto solo ai contenuti osceni o sessualmente espliciti, ma elimina ogni riferimento ai messaggi che veicolano stereotipi o violenza di genere. È una scelta che svuota di significato una norma di civiltà introdotta per contrastare la rappresentazione degradante e offensiva delle donne nello spazio pubblico.
La destra al governo continua a perseguire una visione regressiva che indebolisce i diritti e le tutele di tutte e tutti. Noi ci opponiamo e continueremo a lavorare, in Parlamento e nel Paese, per ridurre le disuguaglianze, difendere la libertà e affermare la cultura del rispetto.