Ricerca. Deputati Pd contro la fusione degli osservatori astronomici di Cagliari e Bologna

Ricerca. Deputati Pd contro la fusione degli osservatori astronomici di Cagliari e Bologna

di Andrea Piana, da Dire.it del 9 marzo 2015

CAGLIARI – “Chiediamo al Ministro della Ricerca di verificare se non possa risultare nel complesso più efficace, efficiente ed economico un intervento alternativo consistente nel rafforzamento del coordinamento tra le due strutture di ricerca Inaf di Cagliari e di Bologna, che garantisca le specificità scientifiche e tecniche di ciascuna sede in modo maggiormente coordinato e sinergico”. Il Pd attacca alla Camera contro l’accorpamento del Sardinia RadioTelescope e dell’Osservatorio astronomico di Cagliari con l’Istituto di radio astronomia di Bologna. L’interrogazione al ministro Stefania Giannini è firmata dall’intero pacchetto di mischia dei deputati dem sardi: Marco Meloni, Caterina Pes, Emanuele Cani, Romina Mura, Francesco Sanna e Gianpiero Scanu. La decisione dell’Istituto nazionale di Astrofisica di accorpare le due strutture- spiegano i parlamentari Pd- “a pochi mesi dalla scadenza del mandato dei vertici politici e amministrativi dell’Inaf, sembrerebbe comportare più problemi che vantaggi, con la mortificazione di un territorio e di un sistema di strutture d’eccellenza e professionalità sulle quali negli anni sono stati fatti investimenti importanti”.

Solo a titolo d’esempio i deputati Pd ricordano gli sforzi economici della Regione, a partire dal 1997 quando la struttura nacque: 5 milioni e mezzo per il Sardinia radio telescope; un milione e mezzo per le “apparecchiature accessorie”; “un cofinanziamento della regione Sardegna di 1,5 milioni di euro nel triennio 2014-2016 per attività connesse all’astrofisica e tecnologie relative, la fondazione del distretto aero spazio della Sardegna”.

I parlamentari del Pd hanno ribadito al ministro Stefania Giannini l’importanza del centro astronomico sardo, anche in relazione alla capacità occupazionale dell’Osservatorio, circa 50 effettivi più “una ventina di giovani in formazione”: “nel 2001, a seguito del riordino del sistema della ricerca astronomica in Italia, l’Osservatorio astronomico di Cagliari, allora ente autonomo vigilato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è stato trasformato in una struttura di ricerca dell’Inaf come centro di spesa di 2° livello, con forti e stringenti collaborazioni con la regione Sardegna, l’ateneo di Cagliari ed altre strutture nazionali e internazionali”.

L’Osservatorio di Cagliari- spiegano infine i deputati sardi del Pd- “ha al suo attivo una produzione scientifica di prestigio, può vantare la presenza di riconosciute professionalità ed è la struttura alla quale l’Inaf ha assegnato la gestione del Sardinia Radio Telescope“.

 

di Andrea Piana