Sfregiato il murales dedicato a Liliana Segre e Sami Mondiano a Milano: le forze politiche democratiche non si voltino dall’altra parte
Lunedì 11 novembre, a Milano, è stato sfregiato il murales dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano. Non un murales qualsiasi e non uno sfregio qualsiasi.
L’opera, realizzata da Alexsandro Palombo, è intitolata «Anti-Semitism, History Repeating» (Antisemitsmo, la storia si ripete) e vede ritratti Liliana Segre e Sami Modiano con indosso, sopra la casacca a righe dei campi di concentramento nazisti, un giubbotto antiproiettile con la stella di David, segno dell’unità del popolo ebraico che veniva usato dai persecutori nazisti e fascisti per rendere identificabili, appunto, gli ebrei. Un chiaro grido di denuncia contro le nuove ondate di antisemitismo e contro chi minimizza e finge di non vedere il moltiplicarsi degli episodi di odio.
Una mano ancora ignota ieri ha cancellato i due volti e sfregiato le stelle disegnate sui giubbotti. Un gesto con uno scopo inequivocabile, e ingiustificabile: distruggere la memoria, cancellare la storia, offendere due testimoni dell’orrore dei lager che hanno dedicato la loro vita a raccontare e a formare ai valori della convivenza civile generazioni di italiani.
Non si può derubricare la questione ad atto vandalico. Siamo di fronte a un nuovo segnale politico gravissimo, un vile episodio di antisemitismo che necessita di una risposta decisa da parte di tutte le forze politiche, di tutti i cittadini.
Per questa ragione oggi, appena arrivato a Milano per presenziare alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bicocca, la prima cosa che ho voluto fare è stata andare a porgere il mio omaggio simbolico, la mia vicinanza e la mia solidarietà, a Liliana Segre e a Sami Modiano, bersagli di un odio violento e irragionevole. Il mio appello alle forze politiche democratiche è di presidiare quel luogo e quell’opera, di non voltarsi dall’altra parte. Di preservare anche così, anche ora, di fronte a fatti drammatici che vedono le responsabilità pesantissime sia di armate di terroristi sia del governo israeliano, la memoria dei tempi più bui che l’umanità abbia vissuto per mano dell’uomo.