Sicurezza stradale: presenterò interrogazione perché Anas rilasci tutti gli atti sulla Statale 129.
Venerdì scorso, nel corso di un incontro a Sassari dedicato alla sicurezza stradale, abbiamo discusso di dati e soluzioni concrete: dalla necessità di maggiori investimenti alla manutenzione ordinaria, dai controlli sulla sicurezza alla cultura della prevenzione. Ma le cronache di questi giorni ci ricordano quanto siamo ancora lontani da un sistema che tuteli davvero la vita delle persone.
Durante l’evento, grazie alla partecipazione dell’Associazione AdessoBasta, abbiamo ricordato la vicenda dei fratelli Pintor, morti sulla Statale 129 a causa di un guardrail “dritto”, da accertare se fosse o meno conforme alle norme. È inaccettabile che, a distanza di anni, come emerge dalle ultime notizie, non sia ancora stato possibile accedere pienamente alla documentazione tecnica, ai progetti e ai crash test richiesti dal perito del giudice. È una ferita aperta che interroga le istituzioni e chi gestisce le nostre strade e di fronte alla quale non possiamo rimanere inerti.
Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere quale siano le ragioni per le quali Anas rifiuti di rilasciare tutti gli atti relativi alla progettazione, installazione e manutenzione delle barriere lungo la Statale 129, teatro di troppi incidenti e di tragedie che hanno sconvolto la Sardegna, e per invitare il governo a dare all’azienda un indirizzo chiaro in senso opposto.
Lo Stato ha il dovere di garantire trasparenza e diritti. Lo dobbiamo alle famiglie che chiedono giustizia, ma anche a chi oggi e domani percorrerà quelle stesse strade, e ha diritto di farlo in sicurezza.