Silvio Lai condanni gli attacchi sessisti alla Barracciu

I toni che sta assumendo in questi giorni la campagna per le Primarie in Sardegna confermano le previsioni che ci hanno spinto a uscire dallo schema che dal 2007 impedisce al PD di mettere radici nella nostra regione: uno scontro intenso e lontano dalle questioni che interessano effettiva davvero mente la Sardegna e il partito.

Per questo le proposte di Giampaolo Diana sono quelle che servono al PD sardo: presente sui temi centrali dell’economia e del lavoro e capaci di riportare unità, serenità, qualità organizzativa al Partito. Il voto a Diana è una garanzia per non tornare indietro, alle divisioni e alle guerre per bande cui stiamo di nuovo assistendo.

Si è parlato poi in questi giorni di sobrietà e di parità di genere. I mega-cartelloni che tappezzano le nostre città non rispettano il regolamento per le primarie, che, al di là dei costi, richiede la sobrietà negli strumenti di propaganda. Vale per tutti i candidati. Ma da questo a dire che se questi strumenti sono usati da un uomo si tratta di propaganda elettorale, mentre nel caso di una donna si partecipa a un concorso di bellezza, si scade in un sessismo scandaloso e inaccettabile. Per questo esprimo la mia solidarietà a Francesca Barracciu, e chiedo a Silvio Lai – e a tutti i democratici sardi – di condannare questi beceri attacchi di un giornale on-line suo fiancheggiatore. La parità di genere per noi è un tema centrale. Nei prossimi giorni presenteremo un pacchetto di proposte, che chiederò di sottoscrivere a consiglieri, uomini e donne, di entrambi gli schieramenti, per affrontare concretamente il tema: la doppia preferenza di genere, già presente in una proposta del Gruppo PD (primo firmatario Francesco Sanna) nella scorsa legislatura; la reintroduzione della rappresentanza paritaria di genere nella Giunta regionale, contenuta nella legge statutaria; l’estensione del principio ai vertici amministrativi e degli enti e società partecipate dalla Regione, che venne bocciata a scrutinio segreto dal consiglio nella scorsa legislatura nella discussione sulla legge statutaria. Nel frattempo invito il Presidente della Regione, qualora mai trovasse il tempo di sostituire l’Assessore al lavoro (posto vacante da mesi), a non violare, con questa nomina, l’equilibrio di genere nella composizione della Giunta regionale.

Cagliari, 21 ottobre 2009

Marco Meloni