Strage di Bologna: da Piantedosi minimo sindacale, Premier condanni matrice fascista

Strage di Bologna: da Piantedosi minimo sindacale, Premier condanni matrice fascista

Oggi il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, intervenendo in occasione del 44esimo  anniversario della strage di Bologna, ha pronunciato la parola proibita secondo il governo di Giorgia Meloni: neofascista.

È un primo passo, anche se purtroppo si tratta del minimo sindacale, soprattutto perché la matrice di questa, che si configura come una delle pagine più nere della storia della Repubblica, è ormai verità giudiziaria, consolidata da molteplici sentenze.

A questo punto da Giorgia Meloni, oltre a una analoga ferma condanna di tutte le stragi neofasciste che hanno segnato tragicamente il nostro Paese, ci aspettiamo l’accettazione del fatto che la Costituzione su cui ha giurato e’ antifascista. Ad essa, finalmente, affianchi la decisione di sciogliere le organizzazioni neofasciste o parafasciste e di recidere ogni legame tra il suo partito e quella tragica aberrazione della storia.