Un risultato chiaro e positivo. Ora tutti al lavoro.

Domenica è stata una giornata di festa per il Partito Democratico. Abbiamo dimostrato che ci siamo, tanti nostri elettori hanno detto, con una straordinaria partecipazione, che vogliono far ripartire un progetto al quale affidiamo le prospettive di superare questa oscura fase della nostra democrazia, e di battere sul campo la destra.

Il risultato è stato chiaro, sia in Italia che in Sardegna. Un risultato molto positivo, perchè conferma e rafforza i dati della consultazione degli iscritti. E conferma, dunque, quanto abbiamo sostenuto in questi mesi: iscritti ed elettori non sono due categorie antropologiche contrapposte, ma democratici che sostengono il partito e prendono parte alle sue attività con un diverso grado di intensità.

I risultati, dunque: abbiamo sostenuto che la scelta di Bersani era la migliore per costruire un partito più forte e una coalizione capace di battere Berlusconi. Ora siamo attesi alla prova dei fatti. E dobbiamo esserci tutti, perchè anche le idee di Franceschini e Marino hanno avuto molti consensi, e il PD deve rappresentare anche quei suoi elettori.

Stesso discorso vale per la Sardegna. La candidatura di Silvio Lai ha avuto il voto della maggioranza assoluta dei nostri elettori. Alle spalle c’è un lavoro lungo, un’organizzazione capillare, una presenza diffusa di classe dirigente. Faccio i miei complimenti a Silvio Lai e gli auguro buon lavoro. Come è noto, pur condividendo la scelta sulla segreteria nazionale, abbiamo avuto una posizione differente sulla vicenda regionale. Insieme a molti amici abbiamo lavorato per costruire una proposta che superasse due candidatura troppo legate, a nostro parere, ai primi due anni di vita del PD sardo. E portatrici di una lettura opposta e speculare dei cinque anni di governo del centrosinistra. Noi credevamo – e siamo ancor più convinti oggi – che sia necessario riaprire una fase di dialogo e di unità. E’ necessario guardare avanti, e per farlo davvero è utile anche una valutazione serena e condivisa di ciò che sta alle nostre spalle.

Abbiamo fatto una proposta per superare queste contrapposizioni, dunque, e guardare più al futuro che al passato. In una competizione difficile abbiamo raccolto il consenso di oltre il 10% dei democratici sardi. Un consenso di cui siamo grati a chi ci ha sostenuto, e che cercheremo di interpretare dando il nostro leale contributo alla crescita del partito. Ora è la stagione del lavoro e dell’unità, per costruire la casa di tutti i democratici sardi. Un compito che certo è posto prioritariamente in capo al nuovo segretario, ma al quale è chiamato ciascuno di noi.

Infine, qualche ringraziamento: anzitutto ai tantissimi democratici che, con la partecipazione di domenica, danno a tutti noi una grande energia per ripartire; a quanti hanno sostenuto le candidatura di Giampaolo Diana e Pierluigi Bersani, da militanti o da candidati nelle liste “Con Bersani per cambiare” e “Con Diana per cambiare”; agli oltre 3.600 elettori del collegio Cagliari 1 che votando per le nostre liste mi consentono di entrare a far parte dell’Assemblea nazionale del PD. Cercherò di onorare questo consenso, e di raccontare, anche da questo sito, che succede da quelle parti.

Marco