Unire il PD per unire l’Italia

L’intervista rilasciata oggi al Messaggero dal segretario del PD, Bersani, segna un punto molto importante per la definizione dell’identità del PD e del contributo che possiamo dare all’azione del governo Monti.

Affermare, infatti, che la nostra è una politica “non laburista, ma sociale e liberale”, che si realizza accompagnando il rigore con misure per l’equità e la crescita, dirime un punto essenziale per la riaffermazione dell’impianto culturale fondativo del PD, e ha conseguenze assai rilevanti anche sull’approccio alle riforme strutturali che il governo Monti dovrà adottare per modernizzare l’economia e la società italiana.

Su questa base è possibile realizzare, anche sui temi controversi della riforma del welfare e del mercato del lavoro, una nuova sintesi unitaria anche nell’immediato, superando contrapposizioni il più delle volte ideologiche, e trovando soluzioni ragionevoli e pragmatiche, che costituiscano un punto di sintesi accettabile per tutto il PD, per le forze sociali, per una vastissima maggioranza parlamentare. Solo così l’Italia può fare il salto di qualità che la Germania, ad esempio, ha compiuto ormai da un decennio. Unire il PD per unire l’Italia su questi temi ci consentirà di portare dentro queste riforme il nostro punto di vista, per rimuovere le iniquità sociali e generazionali ormai insopportabili: siamo sulla buona strada, e possiamo sperare che gli italiani se ne stiano già accorgendo, visto che i sondaggi ci premiano a tal punto da portarci ben oltre il 30%, risultato quasi impensabile appena poche settimane fa.

Marco Meloni, responsabile Riforma dello Stato, PA, Università e Ricerca della Segreteria PD.