Università: Meloni (PD), situazione grave, Governo intervenga
(ANSA) Università: Bologna; Ultimatum a ricercatori su lezioni.
Se i ricercatori dell’Università di Bologna non saranno disponibili a insegnare, in segno di protesta, l’ateneo ricorrerà a ”modalità alternative”. Per questo – ha deciso questa mattina il Senato accademico – i presidi stanno inviando loro una lettera per “contarli”. Altrimenti, per garantire la didattica che comincerà nei prossimi giorni, sarà inevitabile il ricorso a bandi per professori a contratto esterni. I ricercatori dovranno rispondere ai presidi entro venerdì alle 13.
La decisione di atenei come quello di Bologna e altri, di ovviare al blocco della didattica da parte dei ricercatori rimpiazzandoli con docenti a contratto, “è grave e sbagliata”. Lo afferma Marco Meloni,responsabile università e ricerca del Pd, che domani a Bologna incontrerà il rettore dell’ateneo e una rappresentanza dei ricercatori.
“Tutta l’università dovrebbe essere al fianco – aggiunge – di quanti chiedono semplicemente di superare in modo definitivo l’assurda condizione per la quale nell’università italiana ci sono poco più di 30.000 professori, ma se la didattica non fosse assicurata da oltre 25.000 ricercatori strutturati e da circa 20.000 precari, le università non potrebbero funzionare”.
“E perchè in questo modo si mettono in conflitto i soggetti meno liberi e tutelati e si formula un’offerta didattica inadeguata alle esigenze di formazione degli studenti. È ora di dire che i corsi universitari devono essere tenuti da professori universitari; è il momento di affrontare, con provvedimenti contingenti e strutturali, l’attuale insostenibile situazione”.
“Si attivino percorsi chiari e rapidi perchè i ricercatori abbiano l’opportunità di entrare a pieno titolo nei ruoli di professore, si chiuda per sempre con le forme di precariato senza regole e senza tutele, si introducano, a regime, norme trasparenti e stabili per il reclutamento dei professori universitari. Siamo di fronte a un’emergenza che nelle prossime settimane – avverte Meloni – rischia di esplodere. Per questo rivolgiamo un appello anzitutto al governo: si confronti con i ricercatori e i vertici degli atenei ed esamini le proposte delle forze parlamentari per risolvere definitivamente questa situazione”. (ANSA).