Università. Spese personale, il milleproroghe non fa sconti.

PD: “si rischia il blocco dei contratti”.

Niente sconti sulle spese per il personale: gli atenei che useranno oltre il 90% del fondo statale per pagare dipendenti saranno penalizzati, fra l’altro, con il blocco del turn over. Lo prevede la legge che, però, ogni anno viene “ammorbidita” con una apposita norma del decreto milleproroghe che prevede alcuni “sconti” nel calcolo di questa “quota 90”. Ad esempio, non si tiene conto degli adeguamenti Istat e gli stipendi dei dipendenti che svolgono attività retribuite anche dal Sistema sanitario nazionale vengono conteggiati solo in parte. Solo che quest’anno lo sconto non c’è stato: il Senato sta lavorando al milleproroghe ma la norma non è stata inserita.

Immediata la reazione del PD: “La mancata proroga dello sconto nel calcolo delle risorse utilizzate per il personale, costringerà gran parte degli atenei a superare la soglia del 90% del fondo di finanziamento ordinario impiegato in stipendi: a quel punto scatterà il blocco del turn over con conseguenze gravissime per l’offerta formativa e l’attività di ricerca -commenta la deputata Manuela Ghizzoni-. Il costante calo delle risorse destinate al Fondo di finanziamento ordinario (meno 276 milioni per il 2011 e altrettanto era stato sottratto l’anno scorso), a fronte di spese fisse e obbligatorie costringerà gli atenei a superare la fatidica soglia del 90%, indipendentemente dalle capacità gestionali e programmatorie delle università. Gli atenei pagheranno con il blocco del personale i tagli dei trasferimenti dello Stato al sistema universitario. Auspichiamo che il governo riveda la propria decisione e, così come accadde lo scorso anno, consenta la proroga dello sconto nel calcolo delle spese di personale”.