Università: Finocchiaro, slittamento discussione è nostra vittoria

“Lo slittamento della discussione sul ddl Gelmini è una nostra vittoria. È stata una capigruppo molto complicata e molto dura però alla fine siamo riusciti a far concludere che la riforma Gelmini verrà calendarizzata dopo il voto di fiducia. Dopo il voto di fiducia ci sarà una capigruppo che deciderà quando e come il Senato discuterà la riforma Gelmini. Se il presidente Berlusconi e il suo governo non avranno la fiducia allora non se ne discuterà più”. È quanto dichiara il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.

“Alla Camera – ricorda – la sospensione dei lavori è stata chiesta dalla maggioranza cioè dal Pdl e dalla Lega perchè quello che incombeva era che si potesse mettere all’odg la mozione di sfiducia contro Bondi. Per questo è ancora più incomprensibile che qui invece la maggioranza volesse, come dice il presidente Gasparri, andare all’approvazione della riforma Gelmini entro il 10 cioè prima del voto di fiducia”.

“Evidentemente quello del Senato era un calendario piegato ad una convenienza politica. Noi ci siamo opposti e devo dire -sottolinea- che le opposizioni sono state tutte compatte e siamo riusciti ad ottenere che la riforma Gelmini non si calendarizzerà prima del voto di fiducia del 14 dicembre”.
“Molte delle cose che dice il ministro Gelmini sulle ragioni per le quali bisognerebbe approvare entro il 31 dicembre questa riforma universitaria – continua Finocchiaro – sono prive di qualsiasi fondamento. Sono buone per la propaganda politica ma non sono vere. In realtà quello che importa sta nella legge di stabilità, perchè nella legge di stabilità stanno i fondi ( meno di quelli che sono stati tagliati naturalmente ) ma i fondi che sono previsti per il funzionamento delle università italiane stanno lì”.

“Anche sulla stessa questione che riguarda i concorsi per i 1500 ricercatori la ministra non dice la verità perchè è vero che non ci sono in questo momento regole per poter celebrare questi concorsi ma basta prorogare le regole che c’erano come già era stato fatto e come noi alla Camera avevamo proposto. La legge Gelmini anche se approvata da sola non basta per fissare le regole per celebrare i concorsi perchè è una legge delega e quindi ci sono 12 mesi per emanare i decreti legislativi del governo più i decreti locali delle università”, sottolinea Finocchiaro.

“Quindi la ministra usa strumentalmente queste argomentazioni che sa non corrispondere al vero”, insiste. “Basterebbe ad esempio prorogare nella legge milleproroghe le norme vigenti per i concorsi ed attendere il finanziamento previsto nella legge di stabilità che approviamo definitivamente il 7 dicembre. Come si vede è tutto fuori pericolo”, conclude Finocchiaro.