Università. Franceschini (PD): Riforma con bilancio se ok nostre proposte

Il Pd condiziona all’accoglimento delle nostre proposte la disponibilità ad affrontare la riforma dell’Università anche durante la sessione di bilancio che comincia il 15 ottobre. Lo annuncia il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini.

«Il Partito democratico – spiega Franceschini – non si è mai sottratto a discutere delle riforme che interessano il paese. Nel merito della riforma universitaria abbiamo sempre avuto un atteggiamento costruttivo, finalizzato ad ottenere un provvedimento nell’interesse degli studenti e dell’intero mondo accademico. In più occasioni abbiamo sottoposto all’attenzione del governo e della maggioranza diverse proposte di modifica, contenute nei nostri emendamenti depositati, fra le quali riteniamo centrali 5 aspetti:

  • l’abolizione dei tagli degli ultimi due anni, pari a un miliardo e 355 milioni di euro, dando invece all’università più risorse per raggiungere in 10 anni la media OCSE;
  • la predisposizione, per gli studenti meritevoli e privi di mezzi, di adeguate borse di studio;
  • per quanto concerne la carriera docente abbiamo detto no al precariato con il contratto unico formativo di ricerca ma sì a norme affinchè si arrivi in cattedra in 6 anni;
  • abbiamo inoltre indicato di sostenere un piano straordinario, con selezione, per portare in 6 anni i 15.000 ricercatori, strutturati e precari, nel ruolo di professore.
  • E infine abbiamo proposto l’adeguamento dell’età pensionabile dei docenti alla media europea, con sblocco del turn-over e utilizzo di tutte le risorse liberate per nuovi professori e nuovi ricercatori con contratto “tenure track”».

«Vogliamo mantenere – ribadisce Franceschini – questo atteggiamento costruttivo nonostante i tempi necessari per l’approfondimento di un provvedimento così rilevante siano stati sacrificati nel percorso alla Camera per responsabilità del governo e della maggioranza. Per questo condizioniamo all’accoglimento delle nostre proposte la disponibilità ad affrontare la riforma anche durante la sessione di bilancio che comincia il 15 ottobre».