Università: Meloni (PD), Non si discute pensioni in manovra

Non è la manovra la sede per discutere delle pensioni dei docenti. Lo afferma Marco Meloni, responsabile ricerca e università del Pd. «Il ddl di riforma dell’Università entrerà in Aula al Senato tra una settimana. È quella la sede – spiega – per discutere del sistema universitario, di studenti, reclutamento e carriere dei docenti, del loro stato giuridico. Per questo l’introduzione nella manovra di una norma che interviene in via di eccezione sul pensionamento di una specifica e ristretta categoria di docenti, riportandone sostanzialmente l’età a 75 anni, non è condivisibile». Secondo Meloni, «il rischio è che, fra l’altro, si apra una breccia in una direzione opposta a quella di cui c’è bisogno».

«In sede di discussione del ddl Gelmini il Pd – osserva Meloni – confermerà la sua proposta di allineare l’età di pensionamento alla media dei paesi europei, dando comunque la possibilità a tutte le università di fruire delle attività di ricerca e didattica dei docenti attivi con specifici contratti.

La principale preoccupazione del Parlamento – prosegue Meloni – deve essere però un’altra: dare una risposta ai giovani ricercatori, strutturati e precari, con l’abolizione del blocco del turn-over e l’apertura di una campagna di concorsi che dia a tutti, per i prossimi anni, la possibilità di entrare nei ruoli di professore. È la condizione minima, unitamente alla programmazione di risorse adeguate per questo e il prossimo anno – che il Pd ha chiesto e che tutti sanno essere necessarie – per trovare una via d’uscita alla drammatica situazione nella quale il governo ha condotto le università, molte delle quali sono a un passo dal blocco delle attività. All’Aula del Senato – conclude Meloni – chiediamo di riprendere queste questioni la prossima settimana, e di soprassedere per il momento all’approvazione di questa norma».