Università: PD, «Da Gelmini parole chiare: no al ripristino risorse per atenei»

Il ministro Gelmini riemerge, dopo giorni di silenzio, per esprimere la sua soddisfazione per i mancati tagli alle «infrastrutture del sapere», nello specifico a «centri di ricerca e al Fondo per l’Università». Se non sta scherzando, forse spera che passi inosservato il vero significato delle sue parole: nessun ripristino delle risorse per l’Università per il 2011.

Infatti, a parte che non si è udita la sua voce perché si evitasse una incredibile cancellazione di importantissimi enti di ricerca, la Gelmini sa benissimo che le risorse per l’Università e la ricerca sono state già tagliate del 20% in tre anni. Che ancora non si conosce il preciso ammontare delle risorse per il 2010 e che nel 2011 il Fondo ordinario per l’università subirà tagli per ulteriori 800 milioni. Con questo quadro di risorse gli atenei, semplicemente, non potranno funzionare. Ma la Gelmini ci comunica che va tutto bene, che le infrastrutture del sapere stanno benissimo.

Peccato. Avremmo preferito, e sperato, che il ministro esprimesse perlomeno preoccupazione perché le risorse finora promesse sono sparite, e perché le università dovranno mandare a casa la metà dei precari che da anni le tengono in piedi, senza che sia possibile un ingresso significativo di nuovi docenti. Faremo senza di lei. Speriamo di trovare in Parlamento una sensibilità migliore della sua alle «infrastrutture del sapere».